Pd: i primi cinque nomi
Fermo | Presentati stamattina i cinque candidati per Fermo del Partito Democratico al Consiglio provinciale. Sono un consigliere regionale, un consigliere provinciale e tre consiglieri comunali, tutti molto conosciuti.
di Francesca Pasquali

Da sinistra: Sandro Vallasciani, Mauro Tomassetti, Giuseppe Buondonno, Michela De Santis, Rosalba Ortenzi, Andrea Petracci
Punta su nomi noti il Partito Democratico. Stamattina in conferenza stampa sono stati presentati ufficialmente i cinque candidati – tutti per la città di Fermo – al Consiglio provinciale.
Il primo pezzo da novanta è Rosalba Ortenzi, consigliere regionale, in lizza per il collegio Fermo1 (zona Centro storico, Tirassegno, Ospedale). Il secondo nome arriva dalla Provincia. Per il collegio Fermo5 (Capodarco, Lido di Fermo, San Tommaso e San Marco) si presenterà infatti il consigliere Ezio Donzelli. Gli altri tre sono volti conosciuti a Fermo perché da tempo siedono in Consiglio comunale: Giuseppe Buondonno per Fermo 2 (viale Trento, Castiglionese e San Francesco), Mauro Tomassetti per Fermo 3 (Santa Caterina, Valdete, Salvano e Marina Parmense) e Andrea Petracci per Fermo 4 (San Girolamo e Valtenna).
Ringraziando i cinque candidati per essersi messi a disposizione della coalizione, il segretario del partito Michela De Santis e il capogruppo Sandro Vallasciani hanno ricordato il processo formativo del gruppo che sostiene Fabrizio Cesetti.
Ribadito da Buondonno il ruolo importante – “ma non accentratore” – che la città di Fermo sarà chiamata a svolgere nella nuova Provincia, Rosalba Ortenzi ha parlato nella necessità di un rapporto diretto con i cittadini e criticato Saturnino Di Ruscio che “dopo aver isolato la città, se eletto, rischia di fare altrettanto con la Provincia”.
Il ruolo di responsabilità a cui saranno chiamati i cinque consiglieri fermani, alla base del discorso di Tomassetti che ha sottolineato l’importanza del Consiglio provinciale nel definire le regole su cui poggerà il nuovo ente.
Riferendosi al suo collegio, Petracci l’ha definito “una zona animata da una crescente coscienza critica, che merita di essere rappresentata da persone responsabili”. Sulla questione Ned – prendendo spunto dal ‘sì motivato’ di Massucci – ha affermato: “il nostro sarà un ‘no motivato’, perché il baricentro della nuova Provincia non può ospitare centrali e aziende che lavorano silicio”.
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04/04/2009
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