L'entrata in vigore del Regolamento Comunitario 882/2004 ha obbligato gli Stati membri a trovare risorse finanziarie per sostenere i costi dei controlli sanitari ufficiali, a carico delle imprese operanti nel settore alimentare.

Con il decreto Legislativo 194 dello scorso novembre 2008, il Governo italiano ha provveduto a recepire le disposizioni comunitarie, ma la Confcommercio è subito intervenuta ottenendo un primo importante risultato.

Sono state escluse dagli obblighi di pagamento (da 400 a 1500 € all'anno) il dettaglio alimentare ed i pubblici esercizi.

Restano, purtroppo, ancora a rischio importanti settori rappresentati dalla Confcommercio, come le gastronomie, le gelaterie, le panetterie, i grossisti, ecc., per le quali non sono state fornite garanzie dal Ministero competente.

La Confcommercio nazionale, insieme alle federazioni di settore, è in continuo contatto con gli organi competenti per addivenire alla conclusione positiva della questione.