Tipicità 2009: il bilancio
Fermo | Successo di pubblico, più di 300 espositori e tanta pubblicità per il territorio nella diciassettesima edizione del Festival dei prodotti tipici marchigiani; tra conferme e nuove proposte già si pensa al 2010.
di Francesca Pasquali

Un momento della conferenza stampa
Archiviata la diciassettesima edizione di Tipicità, è ora tempo di bilanci. Nonostante le preoccupazioni alla partenza, frutto dell’attuale contingenza economica, il Festival dei prodotti tipici delle Marche ha fatto riscontrare un risultato al di sopra delle aspettative. Almeno secondo gli organizzatori, riuniti stamattina in conferenza stampa insieme al sindaco Saturnino Di Ruscio e al presidente della Camera di Commercio di Fermo, Graziano Di Battista.
14 enti organizzatori, 17 sponsor privati, 7 delegazioni straniere, oltre 300 espositori, più di 100 giornalisti, quasi 2.000 visitatori: questi i numeri della manifestazione.
Riconfermato il successo di Stoccafisso senza frontiere, l’iniziativa che ha visto mettere a confronto diversi modi di cucinare il merluzzo artico e che, considerato il consenso ricevuto, sembra pronta per rendersi indipendente da Tipicità.
Accolta con favore dal pubblico la Made in Marche Gallery, – esposizione di eccellenze artigiane, novità di quest’anno – destinata, secondo il direttore della manifestazione Angelo Serri, a non restare solo un esperimento ‘marginale’ nelle prossime edizioni di Tipicità.
Molti i media – anche nazionali – intervenuti alla tre-giorni, la cui presenza, insieme a quella di diversi ospiti internazionali, ha rappresentato per il sindaco Di Ruscio “un’importante occasione di pubblicità per un territorio che merita di essere preso seriamente in considerazione all’interno del sistema fieristico regionale”.
Del legame tra produttori e operatori del settore turistico ha parlato Graziano Di Battista. Riferendosi alle modalità di promozione del territorio, il presidente della Camera di Commercio ha auspicato una maggiore sinergia tra le due categorie: attirati dalle attività ricettive, i turisti avrebbero così anche occasione di conoscere le specialità locali.
Chiuse da poco le porte dei padiglioni, già si pensa all’edizione 2010. A chi chiede anticipazioni, sottolineando il rischio di un futuro declino, gli organizzatori rispondono che solo attraverso una più diffusa presenza fermana alle esposizioni fieristiche del settore si garantirà una completa valorizzazione del territorio.
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18/03/2009
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