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Distretto del mare, Badiali: grande attenzione dalla Regione

Ancona | L’assessore alle Attività produttive, Fabio Badiali , intervenuto all’incontro al Comune di Fano fa il punto sugli interventi a favore della nautica e sulle misure anticrisi recentemente avviate.

L’assessore alle Attività produttive e Lavoro, Fabio Badiali

L'assessore alle Attività produttive, Fabio Badiali , intervenuto all'incontro al Comune di Fano, con il sindaco, la giunta comunale, imprenditori, parti sociali e associazioni di categoria, dopo aver ascoltato le problematiche esposte dagli intervenuti, fa il punto sugli interventi a favore della nautica e sulle misure anticrisi recentemente avviate.

"Una riunione del comitato direttivo del distretto del mare è già stata calendarizzata e si svolgerà il 17 febbraio prossimo. Su questo versante è massima l'attenzione da parte del governo regionale, lo dimostra l'inserimento del settore nelle linee d'intervento del Piano per le attività produttive e l'adozione di un bando specifico per comparto e indotto. Il distretto della nautica è un progetto condiviso con tutti i soggetti interessati, attorno a questo progetto abbiamo calibrato interventi incentrati sui fattori d'innovazione che rispondono alle esigenze dei settori produttivi emergenti. Nell'ambito degli interventi a sostegno dei distretti produttivi, la nautica è stata l'unica specializzazione a essere destinataria di un apposito strumento d'aiuto, con due milioni di euro messi a disposizione per progetti innovativi. Questo perché sulla cantieristica trovano sintesi diverse specializzazioni produttive della nostra economica. Ai due milioni di euro si aggiungono, poi, risorse per un altro milione di euro, a valere sui progetti innovativi di filiera già approvati.

Le iniziative che finanziamo si attestano sui fattori alti di competitività, destinati, come tutti i progetti di ricerca, ad avere tempi più lunghi di gestazione e realizzazione, proprio per la loro complessità. Sono progetti che mettono in collaborazione imprenditori, università e centri di ricerca. Diversi focus group hanno coinvolto associazioni di categoria e singoli imprenditori e da questi sono venute precise richieste di proroga dei termini originariamente fissati, proprio a causa della complessità e dei tempi necessari alla realizzazione dei progetti stessi. In particolare sono pervenuti progetti da parte di tredici raggruppamenti di impresa, che coinvolgono circa 50 aziende.

Attenta alle esigenze dei singoli territori, poi, la Giunta regionale ha già deciso di far rientrare la "strada delle barche" di Fano nella programmazione Fas e l'ha inserita nel relativo documento di attuazione. Ora la parola spetta al Ministero per lo sviluppo economico - gestore dei fondi Fas - con il quale la trattativa è aperta e si chiuderà prevedibilmente entro questo mese.

Agli strumenti del distretto si affiancano altre misure per affrontare la crisi. Il governo regionale ha, infatti, tempestivamente messo a punto un piano di oltre 20 milioni di euro, incrementabile in sede di assestamento di bilancio. Un piano, che guarda ovviamente anche alla nautica, basato su Fondo di solidarietà e Fondo di garanzia per le imprese. Con il primo si difendono i rapporti di lavoro esistenti - con i contratti di solidarietà - si offre sostegno al reddito delle famiglie colpite dalla crisi lavorativa, si consolida la tutela sociale, a fronte dei tagli del governo nazionale, con priorità ai progetti per le non-autosufficienze. Con il Fondo di garanzia si attivano interventi di sostegno e garanzia a favore delle Pmi di tutto il territorio delle Marche. Il volume di finanziamenti attivabili ammonta a circa 200 milioni di euro, agganciati al fondo nazionale di garanzia del Mediocredito, per un'ulteriore garanzia, cosiddetta di terzo livello. In questo modo le imprese sono ancor più tutelate nei confronti degli istituti di credito. Il Fondo di garanzia prevede due canali di sostegno: garanzie di secondo livello a breve e medio termine per il consolidamento delle passività e garanzie per progetti di ristrutturazione e riconversione aziendale di piccole e medie imprese in particolari difficoltà, per un fondo massimo di 500mila euro. Inoltre siamo impegnati nel reperimento di nuovi fondi Bei per 100 milioni di euro per investimenti per piccole e medie imprese.

Questi sono impegni concreti, veloci, capaci di dare una risposta alla crisi che ci attanaglia. Il problema non è regionale, bensì globale, oltre a rispondere alle esigenze immediate, dobbiamo guardare al futuro. E allora fondi europei, Cipe, regionali sono a disposizione per le imprese attraverso bandi per innovazione, ricerca, riconversione e formazione, in modo che le nostre imprese, terminato il buio, possano contare su risorse certe e utili per tornare da protagoniste sui mercati, come sempre sono state. Anche i sette miliardi di opere pubbliche, i cui lavori sono già avviati grazie all'accelerazione operata dalla Regione con gli enti competenti, sono indispensabili come volano anticrisi. Il periodo, certo, è difficile, ma con un gioco di squadra lo supereremo"

07/02/2009





        
  



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