Se e quando sarà realizzato, sarà ricordato come l'autoparco dei misteri. Consiglio comunale animato, venerdì sera a Sant'Elpidio a Mare, dedicato all'assestamento di bilancio. Tra i punti più accesi, quello relativo alle variazioni in bilancio proprio sull'acquisto dell'autoparco comunale. 

In sostanza, il progetto originario dell'Amministrazione comunale era quello di acquistare l'ex Saica. Operazione che lo scorso maggio in bilancio ha visto la previsione di fondi per 684.000 euro, metà con mutuo, metà con vendita di immobili comunali. In assestamento, la cifra è stata ridotta a 485.000 euro.

"Era arrivata un'altra offerta più economica e la volevamo valutare" ha riferito il sindaco Mezzanotte. Ma con un emendamento presentato in extremis dallo stesso primo cittadino, la maggioranza ha votato per riportare la cifra in bilancio a 684.000 euro.

"Nel frattempo - il chiarimento di Mezzanotte - ci è pervenuta ancora un'altra offerta e vogliamo prendere tutte le possibilità in considerazione".

Ma chi ha formulato queste offerte al Comune, e dove si trovano gli immobili da destinare ipoteticamente ad autoparco? Su questo punto, Sindaco e Amministrazione hanno mantenuto un rigoroso silenzio. Segreto, non si può dire. I motivi sfuggono, ma tant'è.

Dalla minoranza un coro di critiche. "Si è votato un emendamento senza informare il Consiglio sulle ipotesi  alternative - attacca il gruppo consiliare di An con Calcinari, Orsili e Diomedi - il Sindaco non ha voluto dire nulla. Ci sta bene che si valutino tutte le ipotesi, siamo stati i primi a suggerirlo un anno fa, ma non ci hanno ascoltato, dicendo che non c'erano alternative all'ex Saica. Ora invece si vede che le alternative esistono, ma non si capisce perché debbano essere mantenute segrete".

Stessa linea da Forza Italia con Jessica Marcozzi e Michele Reschini: "Le manovre dell'Amministrazione comunale, anche sulla questione autoparco, confermano una condotta disorganizzata ed una gran confusione. Siamo stati tacciati di fare opposizione solo per cercare visibilità. In realtà facciamo il nostro dovere, anzi svolgiamo un compito che spetterebbe a loro, informando i cittadini su quello che succede in questa Amministrazione".