Nell'ambito delle attività a contrasto delle frodi perpetrate nel settore delle accise sugli oli minerali, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Ascoli Piceno hanno sottoposto a sequestro complessivi 6.650 litri di gasolio - ripartiti tra 4.500 litri di quello agricolo ad uso agevolato e 2.150 litri di quello per autotrazione - ed un intero impianto di erogazione carburanti ad uso privato.

Le attività hanno preso le mosse dal fermo, su strada, di un'autobotte trasportante oli minerali ed hanno interessato, in un primo momento, il comprensorio territoriale di Montalto delle Marche e, a seguito degli sviluppi resisi immediatamente necessari per le insorte rilevate fattispecie di carattere penale, quelli ulteriori di Montefiore dell'Aso e di Sant'Egidio alla Vibrata.

Gli illeciti penali rilevati "su strada" dai militari sono emersi a seguito del rinvenimento, nella cabina di guida del conducente dell'autobotte sottoposta al controllo, di documentazione attestante la già avvenuta consegna di gasolio agricolo ad uso agevolato, in assenza dei prescritti documenti di accompagnamento dello specifico prodotto (il c.d. "D.A.S.", ovvero, in sostituzione, la "fattura accompagnatoria immediata"). Al fine di appurare formalmente l'avvenuta consegna del predetto gasolio, tramite il coordinamento attuato in tempo reale con le pattuglie del "Servizio di pubblica utilità 117" delle Compagnie del Corpo di San Benedetto del Tronto e di Fermo, sono stati quindi effettuati gli accessi presso i destinatari, come indicati nella documentazione detenuta dal conducente dell'autobotte.

Presso tali sedi sono stati quindi rinvenuti i notevoli quantitativi di gasolio sottoposti a sequestro, detenuti, in parte, in un impianto di erogazione di carburanti ad uso privato istituito all'interno di una ditta di autotrasporti - installato, peraltro, in totale assenza delle previste autorizzazioni di carattere amministrativo -, in altra parte presso un serbatoio interrato di un locale caldaia di abitazione privata - ed utilizzato quale carburante da riscaldamento - e, infine, all'interno di una cisterna di proprietà di un'azienda agraria.

I fatti ricostruiti dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ascoli Piceno hanno determinato la denuncia a piede libero di 5 persone, residenti a Cupra Marittima, Montegiorgio, Sant'Egidio alla Vibrata, Montefiore dell'Aso e Montalto Marche, per le diverse fattispecie penali loro ascrivibili, disciplinate dal Testo Unico sulle Accise. Per il rappresentante legale dell'impresa di autotrasporti, proprietario dell'impianto di erogazione di carburanti ad uso privato, è scattata anche l'ulteriore denuncia, sempre di carattere penale, per il reato previsto e punito di "Omessa denuncia di materie esplodenti", i cui ambiti, connessi alla mancata detenzione delle autorizzazioni amministrative, hanno determinato, altresì, la comminazione di una sanzione amministrativa di 5.000 euro.