Catà: Il mio sarà un assessorato alla bellezza
Porto San Giorgio | Il neo assessore alla cultura sangiorgese indica le sue linee programmatiche: Filosofia e letteratura, teatro, arte, musica, spiritualità: la cultura equivale alla bellezza.

Cesare Catà
Un assessorato prettamente tecnico e non politico, 5 linee guida da seguire, gemellaggi con diversi Paesi europei: sono solo alcune delle idee su cui l'assessore alla cultura di Porto San Giorgio Cesare Catà intende puntare nel suo nuovo incarico.
"Voglio partire - spiega Catà - dal lavoro che è stato avviato negli anni scorsi a Sant'Elpidio a Mare da Antonio Santori durante la sua gestione della cultura. Sarà il modello a cui intendo ispirarmi. Questo significa: un assessorato assolutamente tecnico e non politico, perché è in questo modo che va intesa la cultura. Un assessorato che sarà ispirato alla bellezza, intesa come valorizzazione della vita civile dell'uomo. Per farlo, si seguiranno 5 linee fondamentali: letteratura e filosofia, teatro, musica, arte e spiritualità".
Per quanto riguarda il primo dei 5 settori, Catà vuole portare a Porto San Giorgio un festival sul modello di grandi eventi di altre città italiane. "Penso ai festival di Mantova, Modena e Rimini, relativi a filosofia, letteratura, amicizia dei popoli della terra. Eventi che richiamano un pubblico di massa. Credo che la nostra città possa seguire questa impronta e diventare sede di interessanti confronti intellettuali di caratura nazionale. In questo segno, partirà la rassegna Sentieri del pensare, incentrate su questioni filosofiche e grandi autori della letteratura italiana e internazionale".
Quanto al teatro, Catà non ha dubbi: "Lavorerò ad una stagione che rifugga tanto dallo spettacolo televisivo che dalla sperimentazione. Sarà un teatro classico, con una grande attenzione al copione. Sarà seguito con attenzione anche il teatro dialettale: Porto San Giorgio ospiterà compagnie locali, ma anche approfondimenti su dialetto e tradizioni".
Per la musica, il neo assessore pensa ad una stagione "trasversale per generi, ma altissima per qualità. Ospiteremo musica da camera, etnica, medievale, jazz, ed abbiamo già preso contatti per portare in città grandi cantautori. Terremo un festival di musica per organo organizzato dal Maestro Mario Ciferri, ed una rassegna a Rocca Tiepolo che intitoleremo "In ascolto della bellezza".
Per quel che riguarda l'arte, Catà pensa a grandi appuntamenti: "Porto San Giorgio non deve adagiarsi solo nel dare ospitalità a mostre alla sala Ennio Imperatori, deve fare di più, ispirandosi a grandi eventi come la mostra di De Magistris a Caldarola o L'aquila e il leone, ospitata tra Fermo e Sant'Elpidio a Mare lo scorso anno. Penso in particolare a dedicare eventi a grandi artisti come Pagani, Licini, Vittore Crivelli".
Altro settore su cui la cultura sangiorgese punterà è quello della spiritualità. "Vanno valorizzati i movimenti religiosi - spiega Catà .- Porto San Giorgio è centro di importanza internazionale per quanto concerne il cammino neocatecumenale, ma c'è grande fermento anche da parte di organizzazioni come l'Azione cattolica, i Focolarini, Comunione e liberazione. Questi movimenti vanno coinvolti nella cultura della nostra città".
Altro capitolo fondamentale per Cesare Catà riguarda i rapporti con altre città europee. "Ho in mente una serie di gemellaggi fondati sulla cultura. Penso in particolare a città irlandesi, ma anche austriache, scandinave, romene. Un'occasione di scambio linguistico e culturale, per portare Porto San Giorgio in Europa e l'Europa a Porto San Giorgio. Sempre in questo senso si colloca il Festival Europe, che tengo a far ripartire alla grande il prossimo autunno. Ma i gemellaggi non devono essere visti solo in ottica internazionale. E' importante anche una sorta di gemellaggio interno con gli altri comuni del Fermano, per realizzare grandi progetti in rete. Ci sono già contatti importanti con altre città, come Fermo, Sant'Elpidio a Mare, Smerillo. Una rete di collaborazioni che va potenziata con tutte le realtà della nuova Provincia".
Ed ancora, tanti eventi di vario genere: "Ripartirà la rassegna Di villa in villa, riprendendo la formula della professoressa Fioretti, e ospitando docenti di livello internazionale, come la professoressa Alberini dell'Università delle Hawaii, che verrà a parlare di Bellezza nel Rinascimento, con accompagnamento di un quartetto di chitarre. A Rocca Tiepolo stiamo pensando di far partire un'altra serie di eventi che intitoleremo Rocca eterna, con giornate di spettacolo e conferenze dedicate all'epoca Medievale".
Per finire, un occhio di riguardo anche alla cultura enogastronomica. "Saranno valorizzati i prodotti tipici del nostro territorio - conclude Catà e sto lavorando ad un festival della birra artigianale".
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17/05/2008
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