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Chiesa di San Giuseppe: il sì tra le polemiche

Sant'Elpidio a Mare | Passa in consiglio comunale la variante per la nuova chiesa richiesta dai cittadini di Luce Cretarola; ma la minoranza protesta: "Vogliamo tutti la chiesa, ma così non ci sono garanzie, ci troveremo solo una serie di palazzine".

di Pierpaolo Pierleoni

Il Consiglio comunale di Sant'Elpidio a Mare ha approvato ieri sera la variante al Piano regolatore per la realizzazione della nuova chiesa in zona San Giuseppe. Un passo fondamentale per arrivare alla costruzione della nuova struttura religiosa, richiesta dalla comunità di Luce Cretarola e grande sogno del compianto don Nicola Marucci, parroco recentemente scomparso.

Fin qui, tutto tranquillo. Ma l'approvazione della variante prevede anche altre condizioni, e su queste, in consiglio, l'atmosfera si è fatta frizzante. Oltre alla chiesa, si prevede infatti la costruzione di palazzine per un totale di 25 appartamenti (il 20% sarà destinato ad edilizia popolare), sempre di proprietà dell'Istituto per il clero. In cambio, il Comune riceve un terreno di 10.000 metri quadri nei pressi della scuola di Piane Tenna, una parte del quale sarà destinato a parcheggio.  

L'opposizione, nel corso della discussione in aula, ha espresso preoccupazione per una possibile speculazione edilizia. Le palazzine arriveranno subito, la chiesa... chissà. Questo, in sostanza, il messaggio lanciato dalla minoranza. Se negli anni scorsi si era tentato un accordo di programma, sempre arenatosi per vari problemi, infatti, la variante al Prg non prevede in sostanza nessuna reciprocità, nessun impegno da parte della Curia. Che potrebbe anche decidere di non realizzare la chiesa, almeno per ora.

Per questa ragione, la minoranza ha chiesto la possibilità di votare separatamente la variante, così da potersi esprimere a favore della chiesa, e contro l'altra edificazione. Accordo negato dal presidente del consiglio Norberto Clementi, dopo una consultazione con il segretario generale Fabrizio Annibali. A quel punto, il centrodestra ha scelto l'astensione. Ancora più duro Franco Lattanzi dei Democratici e popolari, che ha espresso voto contrario, e parlato senza mezzi termini di un accordo illegittimo, e paventato il rischio di una speculazione edilizia, invitando l'Amministrazione a rivedere la scelta. "Sia chiaro che siamo a favore della nuova chiesa, e lo siamo sempre stati - precisa l'ex sindaco Giovanni Martinelli - Il problema è che la Curia non ha preso alcun impegno per la sua costruzione, e non sappiamo neanche se abbia la disponibilità economica per realizzarla. Potranno servire 6, 8, forse 10 anni. Il cemento ed i palazzi, invece, li avremo molto prima".

30/01/2008





        
  



1+5=
La giunta comunale di Sant'Elpidio a Mare

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