Dopo una prima riunione svoltasi ieri, partirà ufficialmente sabato, in un incontro con la stampa, il nuovo corso della Steat, la società si trasporti al centro di tante polemiche nelle ultime settimane. Si presenterà quindi il nuovo Cda, guidato da Fabiano Alessandrini. La vicepresidenza andrà a Marco Ramadori, mentre il terzo nome scelto dalla Provincia di Ascoli Piceno, socio di maggioranza, è il presidente uscente Giorgio Ruggeri. Il Cda è completato da Gianmario Scaloni, consigliere Udc a Monte Urano, e Giuseppe Zaccagnini del Nuovo Psi.

Nomine che hanno richiesto due assemblee dei soci ed oltre nove ore di riunione per una fumata bianca quanto mai sofferta, che lascia strascichi polemici, soprattutto per la posizione del comune di Fermo, inflessibile nella richiesta di una riduzione del Cda a soli tre membri, che si è rifiutato di nominare un consigliere che, in base alle quote azionarie, gli sarebbe spettato. Alla fine, l'accordo si è raggiunto, con un centrosinistra che ha ceduto ai sindaci di area Cdl un consigliere, per chiudere una partita che sembrava non riuscire a concludersi.

Il Cda sarà a 5, ma le polemiche restano. Fermo, fuori dal consiglio, promette battaglia, ed il sindaco Di Ruscio avverte: "La partita per il trasporto pubblico è appena iniziata. Forse qualcuno non ha capito che la battaglia non va combattuta contro Fermo, ma contro la Regione che lascia indietro il Fermano rispetto agli altri territori". Non si sbilancia il neopresidente Alessandrini: "Sono soddisfatto di questa nomina e ringrazio chi ha avuto fiducia in me, so che ora ci sarà da lavorare molto, ma la cosa non mi spaventa. Inizieremo a darci da fare subito. Ora le polemiche politiche passano totalmente in secondo piano. Fermo? E' un socio di grande importanza della Steat ed un centro fondamentale del trasporto pubblico locale".