Alla faccia dei "Bamboccioni"...
Fermo | L'infelice frase del Ministro Padoa Schioppa sui trentenni a casa con i genitori fa discutere; ecco una lettera di Fabio Scatasta, responsabile dei giovani Udc di Fermo
di Fabio Scatasta, Udc Fermo
Finalmente a giorni anch'io entrerò a far parte del meraviglioso club dei "Bamboccioni"! Lunedì 8 ottobre copierò i fatidici "30" anni (colgo l'occasione per ricordarvi degli auguri graditi).
Ma non di questo voglio parlare, quanto ringraziare il ministro dell'economia Padoa Schioppa per averci così etichettato... "noi 30enni". Grazie al Governo Prodi, ma anche a un sistema politico sicuramente superato, segnato da spese enormi per garantire le poltrone dei nostri governanti, dagli sprechi dei soldi pubblici, dalla malasanità.
Il disfattismo del "grillismo" e dei V-day sicuramente non giova a nessuno se non a se stesso e a quei giornali che amano calvalcare la polemica. Ma a noi "Bamboccioni" 30enni spetta ora spodestare quella casta chiusa che da troppo tempo custodisce ruoli dirigenziali asfittici nei vari ambiti della vita sociale: dalla politica all'economia, dalla Pubblica Amministrazione all'industria, dalla cultura al commercio. Privilegi, immobilismo, nepotismi e favoritismi, distacco totale della classe dirigente dalla società reale. Questi alcuni dei mali incurabili italiani e ..anche di casa nostra...
Dall'altra parte spetta ai giovani essere protagonisti, come ha rammentato lo stesso Benedetto XVI all'Agorà di Loreto, non solo del futuro ma soprattutto del "presente".
Basta con lo sfuttamento dei lavoratori a contratti atipici, basta con la speculazione degli affitti abitativi e dei mutui casa, basta con l'ostracismo delle caste chiuse contro le idee innovative che emergono dai giovani che vogliono emergere e portare il loro contributo nella società.
E' ora di mettersi all'opera affinché i talenti emergano, la meritocrazia venga riconosciuta sia nelle scuole e nelle Università che nel mondo del lavoro. E' ora che venga favorito il desiderio dei giovani di formare una famiglia, un desiderio normale che oggi paradossalmente appare "coraggioso". Caro ministro Padoa Schioppa, non so lei, ma sappia che la realtà dei giovani 30enni è fatta di persone normalissime che oggi, prima decidere di fare il "gran passo"del matrimonio deve essere sotenuto, "dal basso", dalla comunità affettiva più stretta e non certo dallo Stato. Solo grazie a un tessuto ancora vivo che e composto da famiglia, dai parenti, amici e dai legami affettivi più stretti e ..nonostante il caro vita alle stelle, alla precarietà del lavoro alla mancanza totale di Politiche attive per la famiglia (bonus bebé, asili nido, bonus casa, etc.) decide di sposarsi e fare figli, per il loro compimento umano ma anche per il benessere e il futuro di questa Italia.
..alla faccia dei "bamboccioni" signor ministro!
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05/10/2007
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