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Percorsi sotterranei adriatici: la rete dei luoghi nascosti

Fermo | Si è svolto recentemente ad Osimo il terzo incontro, dopo quelli di Fermo ed Atri, tra le associazioni culturali in rappresentanza delle città adriatiche ipogee aderenti al progetto "Percorsi Sotterranei Adriatici"

convegno ad Osimo


Hanno partecipato alla giornata di studio, organizzata dall'Archeoclub-sede di Osimo, per Fermo il presidente della sezione Italia Nostra, promotrice dell'iniziativa, Elvezio Serena, e lo speleologo del CAI Massimo Spagnoli; per Santarcangelo di Romagna il consigliere nazionale di Italia Nostra Massimo Bottini. Erano rappresentate le sezioni Italia Nostra di Osimo, Isernia e Campobasso, l'Associazione Centro Storico di Campobasso e la Pro Loco di Camerano.

La partecipazione all'iniziativa da parte delle varie associazioni culturali aderenti rappresenta un importante segnale di volontà di intenti e di perseguimento di obiettivi comuni meritevole di essere segnalato perché dimostra che il volontariato culturale è vitale e capace di promuovere iniziative ad ampio respiro.

Lo scopo del progetto è quello di coinvolgere le città dell'Italia centrale per recuperare, ai fini della tutela e della valorizzazione, il ricchissimo patrimonio delle cavità artificiali presente nei sottosuoli urbani e per creare una rete di collegamento con reciproca finalità di promozione turistica e culturale. L'idea di uscire dalle realtà locali per diventare parte di un circuito allargato offre non solo la possibilità del necessario confronto tra i diversi modelli di gestione ma anche l'opportunità di essere più incisivi e completi nel momento della presentazione di progetti per la richiesta di contributi.

La conoscenza della complessa realtà diffusa delle città sotterranee adriatiche permette di acquisire dati sulla natura degli ambienti ipogei, sul loro stato di conservazione e sulle corrette modalità di intervento finalizzate al recupero e al mantenimento. Inoltre l' auspicabile creazione di un quadro comparativo dei diversi sistemi suddiviso per tipologie, strutture, funzioni, dimensioni, stati di conservazione potrebbe rappresentare la base per affrontare in maniera analitica le diverse problematiche connesse alle singole realtà territoriali.

Dal tavolo di lavoro sono emerse anche proposte concrete sulle modalità di trasmissione e di divulgazione del patrimonio ipogeo in rete, e nello specifico si è parlato della creazione di un sito web, di un dvd e di opuscoli informativi, oltre alle possibilità di reperimento dei fondi anche da parte di ogni singola realtà, necessari per poter procedere con il progetto.

I prossimi incontri si svolgeranno a Campobasso, Camerano e Isernia per poi concludersi, con un convegno di presentazione del progetto a livello nazionale, a Santarcangelo di Romagna nel maggio 2008

16/10/2007





        
  



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convegno ad Osimo
convegno ad Osimo
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