"S.P, di anni 30, moro, capelli ricci, ochhi azzurri, alto 1,85 m, con un costume blu è pregato di recarsi presso l'ufficio informazioni, davanti lo chalet "Nove-Nove" dove lo attendono gli amici".

L'annuncio suonova, pressappoco così, ma nessuno a quel messaggio si è mai presentato. 

Sono le nove del mattino di ieri quando un ragazzo trentenne va al mare a Lido di Fermo con gli amici e scompare. Dapprima si pensa ad una passeggiata, poi una nuotata,poi un sonnellino ma le ore passano ed il ragazzo che, oltretutto aveva lasciato indumenti e documenti sulla spiaggia, non sembra far ritorno. Così intorno alle 15 vengono allertati i Carabinieri e per cercare il trentenne si alza in volo anche l'elicottero dei Carabinieri ed i mezzi di soccorso della Guardia Costiera.

Si pensa ad un malore avvenuto in acqua e si inizia a cercare il corpo del ragazzo vicino agli scogli pensando che possa essere rimasto incagliato tra i massi. L'ansia cresce ed è palpabile sui volti degli amici, delle Forze dell'Ordine e dei bagnanti. Alla fine intorno alle 19 arriva la notizia: il ragazzo è stato ritrovato ubriaco da una pattuglia dei Carabinieri che lo ha ricondotto a casa.

Si tira un sospiro di sollievo, fortunatamente quella che sembrava avere i contorni di una tragedia si rivela solo una bravata.