Il PRI del fermano in merito al piano sanitario regionale
Fermo | Più volte il Dr. Ruta ha precisato che il nuovo Ospedale del Fermano è una realtà e che potrebbe e dovrebbe essere realizzata nei prossimi quattro anni, poiché il Governo con un apposito decreto ha stanziato le somme necessarie
di Chiara Marzan
Esponenti del Partito Repubblicano Italiano del Fermano erano presenti alla presentazione del nuovo Piano Sanitario Regionale riguardante in modo particolareggiato la provincia di Fermo.
"Dall'analisi del Dr. Ruta che ha progettato il nuovo assetto funzionale per la sanità marchigiana, emerge un dato emblematico forte: invece di razionalizzazione si è razionalizzato, cioè si è tagliato in funzione e a favore di accorpamenti che potevano essere evitati se le strutture avessero interagito in rete fra loro, soprattutto nel Fermano che aveva ed ha un ospedale di rete insufficiente e inadatto.
Con questo errato teorema si è creato e verificato il collasso della sanità locale che ha evidenti difficoltà strutturali, con la conseguente migrazione degli utenti verso altre strutture periferiche.
L'ospedale di Fermo ha ricoveri che si attestano mediamente sui 15/20 giorni e sono più volte ripetuti nel corso dell'anno, causa questa della mancanza di RSA.
Il "padre del piano" ha sottolineato la necessità di reperire personale qualificato per attrarre all'interno dei presidi regionali i cittadini che invece si rivolgono soprattutto verso zone qualitativamente più evolute: Romagna, Lombardia e Abruzzo.
Un piano innovativo e che guarda per la prima volta al futuro utilizzando anche risorse tecnologiche avanzate ( collegamenti telematici tra i vari nosocomi,ecc.ecc. ) ma che sono ancora tabù per la nostra regione!
Dallo snocciolo dei minuziosi dettagli si è palesata una vera e propria incapacità di programmazione e soluzione degli amministratori della Regione Marche, che hanno perseguito obiettivi e strategie errate, non prendendo in considerazione suggerimenti ed indicazioni piovute da tutte le parti tanto dalla classe politica che dalla società civile.
Certo è che la classe Esecutiva della Regione Marche che ha governato ininterrottamente per lustri, se fosse coerente e cosciente di quanto il piano prescrive e analizza, dovrebbe attentamente valutare le proprie responsabilità.
Al di la dei buoni propositi futuri, è da verificare fino in fondo se c'è la volontà politica di perseguire gli obiettivi indicati dai tecnici e verificare se ci sono le risorse per l'attuazione del progetto.
Il distretto Fermano che risulta avere le maggiori carenze della regione, ha bisogno di risposte immediate.
I Repubblicani invitano l'assessore alla sanità Mezzolani ad impegnarsi per realizzare subito i progetti di riconversione degli ospedali se non altro per alleggerire il peso al Murri ed iniziare a dare risposte concrete alla popolazione anziana, aumentare gli accreditamenti dei posti letto nelle Case di Riposo, istituire le potes, potenziare il pronto soccorso, migliorare i servizi poliambulatoriali e ridurre le liste di attesa.
Inoltre si potrebbe alleggerire di molto la pressione sulla struttura del "pronto soccorso" se si utilizzassero i "medici di base" attrezzandoli per i primi interventi ed accorpandoli, per quanto possibile, in strutture ambulatoriali in seno alla ASL . Ciò permetterebbe di sottrarre al pronto soccorso interventi non di urgenza cosiddetti di "codice bianco" !
Questi potrebbero essere alcuni segnali positivi che indicherebbero una inversione di tendenza, altrimenti ....... si continua a fare proclami e vendere fumo!"
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17/07/2007
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