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Rapporto Quars: le considerazioni dell'assessore Giaccaglia

Ancona | "Nella nostra regione gli indicatori relativi all'integrazione, alla disoccupazione, alla istruzione alla qualità dell'ambiente sono buoni e questo fa collocare le Marche al sesto posto tra le regioni italiane dove si vive e lavora meglio."

Risultati soddisfacenti per le Marche come rilevato dal quinto Rapporto sulla Qualità Regionale dello Sviluppo in Italia (Quars). All'indomani della presentazione a Roma, per l'assessore regionale all'Industria e Artigianato, Gianni Giaccaglia, "l'indagine promossa dalla Campagna Sbilanciamoci costituisce un ulteriore utile strumento per valutare il benessere e la qualità dello sviluppo nella nostra regione e fa seguito al rapporto del Censis sulla situazione sociale delle Marche, presentato qualche mese fa, e a quello di Banca d'Italia della settimana scorsa. Il metodo di indagine è particolarmente interessante perché produce una fotografia molto dettagliata delle regioni e del Paese, utilizzando indicatori non tradizionali sullo sviluppo economico (sostenibilità ambientale, promozione dei diritti, inclusione sociale, partecipazione e pari opportunità) che generalmente sono trascurati dalle statistiche e dalle indagini di tipo economico/quantitativo".

"Nella nostra regione - aggiunge Giaccaglia - gli indicatori relativi all'integrazione, alla disoccupazione, alla istruzione alla qualità dell'ambiente sono buoni e questo fa collocare le Marche al sesto posto tra le regioni italiane dove si vive e lavora meglio. Questo risultato è anche il frutto del lavoro delle istituzioni che hanno saputo accompagnare sul territorio processi di sviluppo che si sono sempre articolati nel rispetto dell'ambiente e del tessuto sociale locale. Infatti, la vivacità dello sviluppo economico locale e la particolarità del modello produttivo a carattere distrettuale che già ci distinguono nel panorama delle regioni italiane si accompagna con uno stile di vita che continua a puntare sui valori della terra, della tradizione e della qualità.

Questo costituisce anche la chiave del successo delle nostre imprese che hanno saputo in questi ultimi anni rinnovarsi, anche in maniera profonda e sicuramente innovativa nei processi oltre che nei prodotti, valorizzando i marchi, puntando sulle produzioni di qualità e di nicchia, estendendo le reti commerciali e soprattutto recuperando il valore della produzione artigianale che costituisce tuttora uno dei fattori di maggior tenuta del Made in Italy".
"Per continuare ad essere competitivi - conclude l'assessore Giaccaglia - bisogna essere continuamente capaci di innovarci e questo riguarda anche il modo con cui le istituzioni locali affrontano le tematiche legate al territorio e allo sviluppo sociale".

20/06/2007





        
  



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