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Bovini marchigiani 'in vetrina' nel settore zootecnico.

Macerata | Silenzi:"Rassegna attenta a sicurezza alimentare e ambiente." Il Presidente della Provincia ha invitato a guardare e "vivere" i tre giorni della Raci come momento di riflessione sui "valori" rappresentati dalle "qualità delle produzioni".

La mascotte “Racinella”

Il settore zootecnico è quello che ogni anno richiama alla Raci il maggior numero di operatori, provenienti da tutta Italia ed anche dall'estero, soprattutto da quei Paesi, come l'Olanda, dove è particolarmente diffusa la razza bovina Marchigiana.

Questa ha nella Raci il suo annuale appuntamento di maggior spessore: la Mostra nazionale dei bovini di razza Marchigiana iscritti al Libro genealogico nazionale (LGN).

In questa 23^ edizione sono iscritti 294 bovini. Un'apposita giuria tecnica nominata dall'Anabic valuterà uno ad uno tutti i capi, proclamando domenica 3 giugno il miglior esemplare della razza.

Il settore zootecnico della Raci comprende anche meeting di bovini Pezzata Rossa e di Frisona italiana, due razze da latte che stanno attraversando sul mercato momenti di difficoltà. La mostra degli ovini propone selezioni di Barbaresca, Bergamasca, Comisana, Fabrianese, Massese, Sarda e Sopravvissana, All'interno della Raci si svolge inoltre la XIX^ Mostra regionale del cavallo, con 80 capi di varie razze.

Nel suo saluto ad espositori e pubblico, il presidente della Provincia, Giulio Silenzi, sottolinea che la Raci contribuisce a far crescere l'attenzione sui temi ambientali e dello sviluppo ecocompatibile, in quanto essi passano necessariamente attraverso la tutela e la valorizzazione delle produzioni agricole di qualità. La Rassegna Agricola Centro Italia - scrive Silenzi - costituisce un momento di sintesi per fare ogni anno un confronto approfondito sullo stato dell'agricoltura, su quanto oggi ruota intorno al mondo rurale, come l'agriturismo e il turismo naturalistico, sulla crescita dei settori produttivi e commerciali legati alle produzioni della nostra terra.

L'attenzione posta alla qualità delle produzioni, come garanzia della sicurezza alimentare e della tutela dell'ambiente, è rafforzata quest'anno - continua il presidente della Provincia - dall'apporto scientifico delle Università degli Studi di Camerino e Macerata, presenti in vari momenti convegnistici, e dai seminari curati dal Centro italiano di analisi sensoriali. La scelta della rassegna maceratese come "contenitore" di una manifestazione nazionale sull'olio è inoltre motivo di prestigio per la Raci e soprattutto segno di attenzione verso di essa.

Silenzi conclude il suo saluto ad operatori e visitatori invitando tutti "a guardare e "vivere" i tre giorni della Raci come momento di riflessione sui "valori" rappresentati dalle "qualità delle produzioni", dalla "sicurezza alimentare", dalle "tutele" del territorio, dell'ambiente e dello stesso paesaggio agrario che, specie nel Maceratese e nelle Marche, così come nel resto dell'Italia, rappresenta un patrimonio assolutamente da salvaguardare.

31/05/2007





        
  



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