Uguaglianza e parità delle donne e degli uomini nella vita locale anche nelle Marche
Ancona | Loredana Pistelli: "Gli enti locali, che sono gli ambiti di governo più vicini ai cittadini, rappresentano i livelli d'intervento più idonei per combattere il persistere e il riprodursi delle disparità"
Elaborata e promossa dal Consiglio dei Comuni delle regioni d'Europa, di cui l'Accre è la sezione italiana, per il 2007 "Anno europeo per la parità", la Carta rappresenta uno strumento indispensabile e completo per l'uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale. Contiene una serie di interventi da realizzare sul territorio provinciale, a favore delle donne, nell'ambito politico, economico, sociale, infrastrutturale.
"Gli enti locali, che sono gli ambiti di governo più vicini ai cittadini, rappresentano i livelli d'intervento più idonei per combattere il persistere e il riprodursi delle disparità e per promuovere una società veramente equa - dichiara l'assessore Pistelli - Gli enti locali, infatti, possono, nelle loro sfere di competenza e in cooperazione con l'insieme degli attori locali, intraprendere azioni concrete a favore della parità".
La Carta è formata da tre parti: la prima comprende i principi fondamentali, la seconda prevede la metodologia e la terza, la più articolata, indica gli impegni che i sindaci, i presidenti e i Consigli assumono nei confronti dei cittadini con i loro piani di lavoro.
La Carta detta i principi da seguire per il superamento degli stereotipi sessuali e la partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini alle decisioni di ogni campo d'azione dell'ente locale, partendo dalla politica. Nella Carta, infatti, è evidenziato che "l'uguaglianza delle donne e degli uomini è un diritto fondamentale per tutte e per tutti, e rappresenta un valore determinante per la democrazia. Per essere compiuto pienamente, il diritto non deve essere solo riconosciuto per legge, ma deve essere effettivamente esercitato e riguardare tutti gli aspetti della vita: politico, economico, sociale e culturale".
Il piano si snoda attraverso alcune aree prioritarie di interventi, tra cui il superamento dei differenziali salariali e della precarizzazione del lavoro femminile, la promozione della presenza femminile ai vertici delle istituzioni pubbliche, il lavoro flessibile nella pubblica amministrazione, la costruzione di reti, di città e di province a sostegno delle pari opportunità nelle amministrazioni locali.
La Regione Marche è tra le prime Regioni a compiere un passo così importante nell'ambito di politiche a favore della parità di genere. "Questo è tanto più importante - aggiunge l'assessore Pistelli - se si considera che nelle Marche c'è ancora molto da fare contro la disoccupazione femminile e per la creazione di una rete sociale che fornisca strumenti per la conciliazione tra famiglia e lavoro".
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20/04/2007
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