"Pacs" o "Dico": Banco di prova per il Partito Democratico
San Benedetto del Tronto | Solidarietà ai consiglieri comunali i quali, hanno presentato la mozione a sostegno dellistituzione del registro delle unioni civili e del riconoscimento dei diritti alle persone che vivono in convivenze non matrimoniali
di Tonino Armata
Le coppie di fatto, ovvero quelle unioni affettive (etero ed omo) tra persone che vivono sotto lo stesso tetto: che di solito condividono reddito e consumi; che prendono decisioni e assumono obblighi condivisi; che costituiscono un patrimonio comune, ancorché modesto. Che però non hanno sottoscritto né davanti al sindaco, né davanti al sacerdote, nessun patto formale; qualche volta per ragioni obiettive (uno dei partner non è “libero”; la coppia è omosessuale), altre volte per le circostanze; altre ancora per scelta. Ebbene, quante sono queste coppie? Qual è l’universo delle coppie candidate ad avvalersi di un patto civile di convivenza? Quali sono le tendenze del fenomeno?
A San Benedetto (come nelle Marche) il matrimonio è in crisi (più di un terzo si sposano con rito civile, meno di due terzi si sposano con rito religioso). Ci si sposa poco e tardi, la conseguenza è che una buona porzione di giovani (30, 35 anni) coabitano e quindi sono in grado di fare scelte riproduttive (l’incidenza di bambini nati fuori dal matrimonio, sono intorno al 15%). Le coppie di fatto, sono un fenomeno in rapida espansione (solo 10 anni fa erano meno della metà).
Nella nostra città alcuni consiglieri del centro destra, con alcuni consiglieri cattolici e qualche consigliere in preghiera del centro sinistra; la gerarchia ecclesiastica e una parte del mondo cattolico si oppongono al riconoscimento delle unioni di fatto che considerano un’insidia e uno screditamento dell’istituto familiare basato sul matrimonio. Ma sbarrare il cammino ai patti di convivenza appare un tentativo ben debole di salvare l’istituto familiare tradizionale, così come il divieto di propagandare i contraccettivi non arrestò il controllo delle nascite o il fatto che l’aborto fosse reato non impedì il moltiplicarsi delle interruzioni di gravidanza clandestine. Anzi in un mondo poco credente e ancor meno praticante, dare qualche regola e ordine al disordine della convivenza rappresenta quel “male minore” che la Chiesa spesso è incline ad accettare. Si discute poi sulla questione di lana caprina se i “patti” riconoscessero i diritti di un’unione o si limitino a riconoscere diritti “individuali” dei contraenti. Ma in filo di logica, se questi diritti (sociali, patrimoniali ecc) hanno origine dal vivere insieme, allora, con tutti i suoi limiti, mi sembra accettabile l’iscrizione all’anagrafe dei conviventi (anche se non congiunta) che rispetta e non minaccia in alcun modo la famiglia e il matrimonio tradizionale.
Non capisco, sinceramente, la posizione di alcuni consiglieri cattolici sulla questione dell’iscrizione all’anagrafe dei conviventi. O meglio: capisco il fine (evitare che le coppie di fatto codifichi un simil-matrimonio) ma non i mezzi. Da quando alcuni consiglieri hanno presentato la mozione a sostegno dell’istituzione del registro delle unioni civili e del riconoscimento dei diritti alle persone che vivono in convivenze non matrimoniali, alcuni “cattolicanti” hanno messo sulla loro strada un paletto dopo l’altro. Il registro delle coppie di fatto, per cominciare, è stato dichiarato tabù. Poi incominciarono a dire, non può andare neanche che i due conviventi si presentano insieme al Comune: perché questa sottoscrizione congiunta somiglierebbe pericolosamente al rito matrimoniale.
Nel 1970 come nel 1978, il Clero si era proposto il solo, pur se importante obiettivo di impedire l’approvazione di una legge. E legittimo pensare che oggi il suo obiettivo è più ambizioso. Non solo quello apertamente proclamato di “salvaguardare la famiglia” e d’impedire l’approvazione di un registro a tutela delle coppie di fatto. Ma piuttosto quello di determinare, giocando sulle divisioni interne, una crisi che travolge il governo della città e rendere impossibile quella saldatura tra forze laiche, di sinistra, cattoliche e società civile che dovrebbe realizzarsi nel futuro Partito Democratico. Un tentativo politico in senso pieno. Di una gerarchia ecclesiastica che sembra agire sempre di più come un partito e che sempre di più provoca anche tra i consiglieri che si dichiarano cattolici una reazione di resistenza e di rifiuto.
Cari concittadini, quando si tira in ballo Satana, il “Non possumus” di Pio IX o la nota vincolante per i credenti, vuol dire che si è arrivati al tutto per tutto. Mi chiedo e vi chiedo, espressioni così forti usate dalla gerarchia ecclesiastica, si sposano con la missione di predicazione della Chiesa? Creare dissidi così forti non aumenterà il distacco fra la Chiesa e società civile? Quale misera opinione di sé abbia invaso la Chiesa per ridurre una visione che dovrebbe essere “universale” ad una faccenda di lobby su una proposta innocua, la quale, riconosce qualche diritto assistenziale ai conviventi di fatto (preciso: da sedici anni! Diritto dei parlamentari)!!! Secondo il mio modesto parere, la verità è diversa. Le coppie di fatto sono un pretesto: l’obiettivo è scardinare l’asse tra cattolici democratici e laici riformisti e di conseguenza il nascituro Partito Democratico. Ormai è chiaro. La gerarchia ecclesiastica ha deciso di collocare gli interventi e le iniziative in una dimensione che va oltre il legittimo esercizio del loro magistero.
Per tutte le ragioni sopra esposte, credo (per coerenza) di dover essere (e lo sono) solidale con i consiglieri comunali, di San Benedetto, i quali, hanno presentato la mozione a sostegno dell’istituzione del registro delle unioni civili e del riconoscimento dei diritti alle persone che vivono in convivenze non matrimoniali.
|
01/03/2007
Altri articoli di...
San Benedetto
04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
ilq
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

David Krakauer
"The Big Picture"
Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale
Betto Liberati