"Natale misero e cartaccia da pacchi sull'Excelsior"
Porto San Giorgio | Cesare Catà critico sulle inziative di Natale di Porto San Giorgio: "Orrenda quella cartaccia da regali per avvolgere 'Excelsior, uno dei nodi irrisolti della città"
di Cesare Catà, presidente del Circolo delle libertà di Porto San Giorgio
Le critiche in merito agli eventi natalizi organizzati dall’amministrazione sangiorgese sono appropriate e fondatissime. Dispiace dover constatare come, ancora una volta, questa amministrazione tenti di difendere se stessa con argomenti vuoti e inesistenti. Che gli eventi organizzati siano stati poverissimi, nella nostra città, durante il periodo di Natale, è un fatto; è un fatto, inoltre, che sia passato completamente sotto silenzio il senso della ricorrenza natalizia: un senso sacro, relativo al mistero della Natività di Cristo, del Verbo che si fa carne.
Giustamente, da più parti, si è lamentata l’assenza di un presepe vivente, iniziativa invece presente in molte altre cittadine del nostro territorio: e non per un gusto di imitazione retrò, ma perché una città ha bisogno di riconoscersi in ciò che celebra. C’è stato invece il tentativo, da parte di qualche neo-assessore (in carica senza alcun consenso popolare salvo quello del sindaco suo compagno) di trasformare Porto San Giorgio, nel periodo della Natività, in un luogo d’accoglienza per un’accozzaglia insensata di cosiddetti “artisti di strada”. Il Natale è una ricorrenza religiosa. È triste fare della nostra cittadina una succursale di Veregra Street.
Che ne è del Natale? Il turista che arriva, così come il sangiorgese che passeggia, ha visto sfilare soltanto uno squallido trenino, più simile a un vecchio tram sgangherato che a un’attrazione natalizia. Ma – soprattutto – ciò che indigna è l’orrenda carta da pacchi con cui si è voluto ricoprire l’ex-Cinema Excelsior, al centro della città, mettendoci poi sopra la patacca di una stella natalizia in stile grande magazzino. È un obbrobrio che rovina le pur bellissime immagini cartonate del sottostante presepio, realizzate sul modello di Gentile da Fabriano. La verità, forse, è che ciò che questa amministrazione ha fatto di più clamoroso in occasione del Natale – ossia ricoprire con una cartaccia l’edificio al centro della città – è il suo modo tipico di operare.
Il cinema Excelsior è uno dei grandi nodi che l’attuale amministrazione avrebbe dovuto sciogliere e affrontare. Invece, approfittando delle feste natalizie, l’ha ricoperto di carta-regalo. In effetti, molte questioni sono state “incartate” allo stesso modo del Cinema Excelsior in questo periodo: la mancata (e ormai perenne) elezione del presidente del Consiglio; una maggioranza che non esiste e che tuttavia rimane dov’è; la totale assenza di opere pubbliche; la presenza del “primo” cittadino nella commissione di vigilanza urbanistica, giustamente voluta, nella quale lui appare, a un tempo, il controllore e il controllato. Tutto questo vuole essere coperto squallidamente, come si è fatto per Natale con il relitto dell’Excelsior, usando una cartaccia stellata per coprire le cose non fatte. Ecco allora spuntare un ufficio delle Relazioni con il Pubblico (cosa presente in ogni più piccolo comune d’Italia) come fosse la trovata del secolo; ecco spuntare un misterioso “Palazzo del turismo” del quale, viste la nullità del settore turismo in questi mesi e la totale scissione con il territorio della nuova provincia di Fermo, non si capisce quali siano le funzioni; ecco che il “primo” cittadino cerca di accaparrarsi qualche uscita televisiva per raccattare i tantissimi consensi persi, in vista di una sua ricandidatura alle prossime comunali. E sarà quella l’ “impacchettatura” più grande.
Se questa amministrazione è stata grande in qualcosa, lo è stata nella capacità di nascondere il non-fatto con modi grossolani. È stata capace, con acrobazie politiche e rimpasti, di rimanere in carica senza maggioranza. Una giunta immobile e inamovibile. Nel periodo di Natale, ciò è venuto fuori in modo stridente. Non è stata sufficiente la cartaccia attorno al Cinema Excelsior per coprire il tutto. Il consiglio che viene dal profondo del cuore (in fondo, nonostante tutto, siamo ancora vicini al Natale) per il “primo” cittadino è di comperare coi soldi pubblici molta più carta regalo a basso prezzo: perché ne servirà tanta, alla fine del mandato verso cui si trascina, per ricoprire tutte le cose non fatte dalla sua Amministrazione e poter presentarsi ancora come candidato.
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04/01/2007
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