Di Ruscio su Marina Palmense: "Si parli di fatti e non per preconcetti"
Fermo | Sul deposito di sabbia il sindaco critica chi protesta: "Ci si attacca su tutto, si arriva addirittura a darmi del razzista prendendo a pretesto una mia frase"
di Saturnino Di Ruscio*
Faccio seguito ad alcuni articoli comparsi sulla cronaca locale odierna, in merito alla questione dell’area di deposito sabbia di Marina Palmense e sottolineo come ci si aspetti, che i pareri scientifici per quanto riguarda i rischi per l’ambiente a terra ed anche a mare, vengano espressi dalle fonti autorevoli e competenti in materia. Le dichiarazioni rilasciate dalla direzione dell’Istituto Ismar CNR di Bologna – in particolare dal Direttore Dr. Luigi Cavalieri e dalla Dr.ssa Mariangela Ravaioli, responsabile della sezione di Bologna -, si basano su oggettivi dati di ricerca da parte di un istituto competente e qualificato per questo tipo di problematiche.
Il ricercatore CNR Federico Spagnoli, che ha sollevato dubbi circa i rischi ambientali dell’operazione in oggetto, non soltanto appartiene ad un Istituto, quello di Scienze Marine di Ancona, che non è coinvolto in ricerche specifiche sulla materia, ma si è limitato ad esprimere solo le sue personali opinioni circa la questione. A questo punto è lecito sospettare che si parli più per sentito dire che per reale competenza. Alle polemiche sugli aspetti scientifici della questione si aggiungono quelle sul razzismo, in merito alle espressioni da me usate, durante la conferenza stampa di sabato scorso a Marina Palmense, quando, in riferimento all’ uso dell’area in questione, prima dell’inizio dei lavori, ho parlato di pascolo di greggi e di stanziamento di nomadi.
A quanto pare non si hanno più argomentazioni solide dal punto di vista politico ed amministrativo, se si arriva a spostare il piano del discorso da un problema di natura ambientale ad uno di ordine sociale e culturale, scomodando perfino l’olocausto e la Shoa. In risposta alla stampa, ho semplicemente parlato di un campo nomadi e ad uso pascolo, dato che questo è stato di fatto l’uso dell’area nel passato. Non ci sono allusioni di nessun genere, ma solo fatti. Pertanto non posso che augurarmi che il dibattito politico su questa questione prosegua soltanto alla luce della verità dei fatti e di dati oggettivamente riscontrabili.
*sindaco di Fermo
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30/01/2007
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