Sul deposito di sabbia di Marina Palmense le polemiche non sembrano destinate a sgonfiarsi in tempi brevi. Dura la presa di posizione da parte della Provincia di Ascoli Piceno, con l'assessore all'ambiente Massimo Marcaccio, pronto a ricorrere alla Procura della Repubblica pur di fermare quello che definisce un disastro ambientale per una zona dall'equilibrio delicato.

L'area ex campo di volo, da alcune settimane è oggetto di deposito di tonnellate di sabbia di mare, che servirà poi al ripascimento delle coste marchigiane. Un'opera che avviene attraverso il prelievo di sabbia da una nave a largo di Civitanova Marche, che la sputa poi a Marina Palmense, dove viene depositata, asciugata, ed infine verrà trasportata nei litorali della Regione.

Operazione di parcheggio che renderà al comune di Fermo 150.000 euro, ma su cui il centrosinistra cittadino e la Provincia continuano a fare pressing in senso contrario. Nonostante la temporaneità dell'opera, sono in molti a pensare che un enorme quantitativo di sabbia ed acqua salata possa avere effetti deleteri sull'ambiente e turbare tutti gli equilibri del territorio.

Non manca il malcontento anche tra gli esercenti della zona: alcuni lamentano di non essere stati messi al corrente per tempo dei piani del Comune per l'area ex campo di volo. Non resta ora che attendere. Nelle prossime settimane la querelle si trasferirà dalla polemica politica a quella giudiziaria.