L' ACOM SpA allVIII Congresso Nazionale di Medicina Nucleare
| MONTECOSARO - Lazienda marchigiana è la prima produttrice in Europa di molecole del Rame
L’VIII Congresso Nazionale di Medicina Nucleare svoltosi a Torino ha visto le Marche in prima fila nell’impegno sul fronte della sperimentazione e produzione di radiofarmaci per la cura delle malattie tumorali. Tutto ciò grazie all’esperienza di Acom Spa, azienda di Montecosaro, che si è proposta come riferimento nel panorama nazionale sottolineando al congresso due importanti aspetti: il proprio modello aziendale e nuovi brevetti.
Il modello che Acom ha proposto è il primo esempio in Italia che ha unito una produzione industriale di radiofarmaci, strutturata come officina farmaceutica che fornisce ospedali esterni, con la ricerca applicata. La ricerca funge da motore di sviluppo sui nuovi farmaci e questo potenzia le possibilità distributive e le capacità industriali. Per contro questo processo aumenta la competitività degli ospedali che vengono riforniti di radiofarmaci innovativi e tutto ciò porta un notevole beneficio in termini di aspettativa di vita per i pazienti. Oltre che “luce” scientifica il modello proposto da Acom ha dimostrato come sia possibile realizzare una convergenza tra innovazione e trasformazione economica. In un momento in cui l’unica soluzione economica in ambito sanitario sembra essere il risparmio, con conseguente decadimento qualitativo, il modello Acom può dimostrare come attraverso l’innovazione sia possibile arrivare, perseguendo la riorganizzazione dei servizi, ad un risparmio con aumento della qualità per il paziente.
La Acom ha presentato al congresso di Torino tre nuovi brevetti di nuove molecole: la 64 Cu-DG (Deossiglucosio) , la 64 Cu-asparagina, la 64 Cu-fosfina. La Acom ha annunciato l’inizio dell’Era del Rame: grande speranza ha la società per l’utilizzo futuro di questo metallo che viene prodotto, primo esempio in Europa, a Montecosaro. Sono state presentate le sperimentazioni di tali molecole eseguite sugli animali, presso i laboratori di ricerca della Acom, che hanno dimostrato una potente attività antitumorale in particolare sulle sperimentazioni effettuate sugli glioblastomi. Strategica si è dimostrata la collaborazione che la Acom ha realizzato in questo ambito con l’Università di Camerino e con la Whashington University di St.Louis, centro di maggior esperienza nel panorama mondiale degli studi sul rame. Circa un mese fa la FDA (Food and Drug Administration) Americana ha approvato il primo composto legato al Rame per utilizzo sull’uomo. La Acom si propone di iniziare le sperimentazioni sull’uomo dall’inizio del 2007 e questo rappresenterà un passaggio importante nella definizione del ruolo che potrà svolgere la Acom nel prossimo futuro in relazione alle speranze delle persone malate.
Il modello che Acom ha proposto è il primo esempio in Italia che ha unito una produzione industriale di radiofarmaci, strutturata come officina farmaceutica che fornisce ospedali esterni, con la ricerca applicata. La ricerca funge da motore di sviluppo sui nuovi farmaci e questo potenzia le possibilità distributive e le capacità industriali. Per contro questo processo aumenta la competitività degli ospedali che vengono riforniti di radiofarmaci innovativi e tutto ciò porta un notevole beneficio in termini di aspettativa di vita per i pazienti. Oltre che “luce” scientifica il modello proposto da Acom ha dimostrato come sia possibile realizzare una convergenza tra innovazione e trasformazione economica. In un momento in cui l’unica soluzione economica in ambito sanitario sembra essere il risparmio, con conseguente decadimento qualitativo, il modello Acom può dimostrare come attraverso l’innovazione sia possibile arrivare, perseguendo la riorganizzazione dei servizi, ad un risparmio con aumento della qualità per il paziente.
La Acom ha presentato al congresso di Torino tre nuovi brevetti di nuove molecole: la 64 Cu-DG (Deossiglucosio) , la 64 Cu-asparagina, la 64 Cu-fosfina. La Acom ha annunciato l’inizio dell’Era del Rame: grande speranza ha la società per l’utilizzo futuro di questo metallo che viene prodotto, primo esempio in Europa, a Montecosaro. Sono state presentate le sperimentazioni di tali molecole eseguite sugli animali, presso i laboratori di ricerca della Acom, che hanno dimostrato una potente attività antitumorale in particolare sulle sperimentazioni effettuate sugli glioblastomi. Strategica si è dimostrata la collaborazione che la Acom ha realizzato in questo ambito con l’Università di Camerino e con la Whashington University di St.Louis, centro di maggior esperienza nel panorama mondiale degli studi sul rame. Circa un mese fa la FDA (Food and Drug Administration) Americana ha approvato il primo composto legato al Rame per utilizzo sull’uomo. La Acom si propone di iniziare le sperimentazioni sull’uomo dall’inizio del 2007 e questo rappresenterà un passaggio importante nella definizione del ruolo che potrà svolgere la Acom nel prossimo futuro in relazione alle speranze delle persone malate.
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07/11/2006
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