Documento della Giunta provinciale di Macerata su società Innotecno 2050
| MACERATA - Linnovazione e la ricerca rappresentano gli elementi fondamentali, strategici per lo sviluppo. Allinterno dei processi di globalizzazione, sostenere le imprese che fanno ricerca e che si innovano è prioritario per la nostra economia.
L’innovazione e la ricerca rappresentano gli elementi fondamentali, strategici per lo sviluppo. All’interno dei processi di globalizzazione, sostenere le imprese che fanno ricerca e che si innovano è prioritario per la nostra economia.
La società “Innotecno 2050”, in un rapporto tra Università e Istituzioni, era una delle risposte più appropriate a questa esigenza. C’è voluto del tempo per costituirla e poi, cosa incomprensibile, prima ancora di operare, il presidente del Consiglio d’Amministrazione ne ha proposto lo scioglimento, votato poi a maggioranza.
L’unica ragione è stato un contrasto sul Direttore scientifico del Comitato tecnico/scientifico, in quanto quello indicato non aveva un curriculum adeguato per quel ruolo prettamente scientifico, come prevede lo Statuto. Tale ruolo era giustamente rivendicato dall’Università di Camerino, che nell’innovazione e la ricerca fonda gran parte della sua attività e che per questo ha avuto riconoscimenti europei.
Per questo ostacolo, che non ha nessuna connotazione politica, si è proposto lo scioglimento della società.
La Giunta provinciale di Macerata ribadisce il sostegno alle finalità della società, come indicati nell’articolo 4 dello Statuto e reputa decisivo per lo sviluppo dei nostri territori rendere immediatamente operativa “Innotecno 2050”, soprattutto in un momento in cui alla ricerca e all’innovazione sono destinate ingenti risorse.
La Giunta della Provincia di Macerata esprime, quindi, la sua assoluta contrarietà allo scioglimento della Innotecno e ritiene che si debba trovare una soluzione che, facendo esprimere il Direttore Scientifico all’Università di Camerino, individui un presidente-coordinatore del comitato tecnico-scientifico, a quel punto indicando anche candidati privi dei titoli scientifici necessari per la funzione di direttore. Questa scelta che può evitare uno scioglimento negativo, può essere prevista nel regolamento interno, sempre come prevede lo Statuto.
Compito del Comitato scientifico sarà quello di valutare i progetti presentati in base alla qualità ed alla utilità, sarà poi il Consiglio di Amministrazione ad avere l’ultima parola per i finanziamenti e la definitiva approvazione.
Vogliamo sperare che vi sia un’assunzione di responsabilità da parte di Enti che debbono rifarsi a interessi più generali delle imprese e del mondo economico facendo prevalere scelte di buon senso che superino rigidità su dei nomi e creino le condizioni per trovare una sintesi nell’interesse più generale e soprattutto evitino di alimentare una divisione tra le Università storiche di questa provincia ed Enti che debbono ricercare esclusivamente gli interessi più generali della Comunità provinciale.
In conclusione la Giunta provinciale invita tutti i soci, in particolare i soci pubblici, a riconsiderare la propria posizione e a proseguire con rinnovato impegno nell’avvio immediato della operatività di “Innotecno 2050” ed impegna il Presidente della Provincia a porre in essere quanto necessario per raggiungere questi obiettivi.
La società “Innotecno 2050”, in un rapporto tra Università e Istituzioni, era una delle risposte più appropriate a questa esigenza. C’è voluto del tempo per costituirla e poi, cosa incomprensibile, prima ancora di operare, il presidente del Consiglio d’Amministrazione ne ha proposto lo scioglimento, votato poi a maggioranza.
L’unica ragione è stato un contrasto sul Direttore scientifico del Comitato tecnico/scientifico, in quanto quello indicato non aveva un curriculum adeguato per quel ruolo prettamente scientifico, come prevede lo Statuto. Tale ruolo era giustamente rivendicato dall’Università di Camerino, che nell’innovazione e la ricerca fonda gran parte della sua attività e che per questo ha avuto riconoscimenti europei.
Per questo ostacolo, che non ha nessuna connotazione politica, si è proposto lo scioglimento della società.
La Giunta provinciale di Macerata ribadisce il sostegno alle finalità della società, come indicati nell’articolo 4 dello Statuto e reputa decisivo per lo sviluppo dei nostri territori rendere immediatamente operativa “Innotecno 2050”, soprattutto in un momento in cui alla ricerca e all’innovazione sono destinate ingenti risorse.
La Giunta della Provincia di Macerata esprime, quindi, la sua assoluta contrarietà allo scioglimento della Innotecno e ritiene che si debba trovare una soluzione che, facendo esprimere il Direttore Scientifico all’Università di Camerino, individui un presidente-coordinatore del comitato tecnico-scientifico, a quel punto indicando anche candidati privi dei titoli scientifici necessari per la funzione di direttore. Questa scelta che può evitare uno scioglimento negativo, può essere prevista nel regolamento interno, sempre come prevede lo Statuto.
Compito del Comitato scientifico sarà quello di valutare i progetti presentati in base alla qualità ed alla utilità, sarà poi il Consiglio di Amministrazione ad avere l’ultima parola per i finanziamenti e la definitiva approvazione.
Vogliamo sperare che vi sia un’assunzione di responsabilità da parte di Enti che debbono rifarsi a interessi più generali delle imprese e del mondo economico facendo prevalere scelte di buon senso che superino rigidità su dei nomi e creino le condizioni per trovare una sintesi nell’interesse più generale e soprattutto evitino di alimentare una divisione tra le Università storiche di questa provincia ed Enti che debbono ricercare esclusivamente gli interessi più generali della Comunità provinciale.
In conclusione la Giunta provinciale invita tutti i soci, in particolare i soci pubblici, a riconsiderare la propria posizione e a proseguire con rinnovato impegno nell’avvio immediato della operatività di “Innotecno 2050” ed impegna il Presidente della Provincia a porre in essere quanto necessario per raggiungere questi obiettivi.
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23/11/2006
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