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Riunione in regione con i sindacati

| ANCONA - Vicenda SILGA di Castelfidardo: 40 dipendenti diventati poi 25 rischiano la mobilità

L’azienda SILGA S.p.A. di Castelfidardo, 300 dipendenti addetti alla lavorazione di semilavorati e circuiti elettronici, ha comunicato pochi giorni fa uno stato di difficoltà finanziaria e produttiva, tanto da annunciare esuberi di personale: presumibilmente 40 dipendenti da collocare in mobilità.
Ieri, un incontro in Regione, presso l’assessorato al Lavoro, tra i Sindacati FIM Cisl , FIOM Cgil e UILM Uil e l’assessore regionale Ugo Ascoli per una prima analisi della situazione.
Proprio per avere un quadro organico e aggiornato della situazione, l’assessore Ugo Ascoli ha sottolineato la necessità di incontrarsi quanto prima con i vertici imprenditoriali.

“ La SILGA di Castelfidardo- ha affermato Ascoli- ha una tradizione e una storia di 37 anni nella produzione di circuiti elettronici, un’azienda leader che può vantare un patrimonio di risorse umane di elevata professionalità e su cui evidentemente ha investito. Il nostro impegno è quello di mettere a disposizione strumenti e competenze per scongiurare decisioni drastiche.”

I Sindacati sottolineano la necessità di maggiore informazione a livello dei vertici aziendali sugli ammortizzatori sociali applicabili in caso di crisi e su eventuali strumenti normativi in alternativa alle procedure di mobilità.

E’ di oggi la lettera ai Sindacati con la quale il Consiglio di Amministrazione ha comunicato un esubero di 25 unità lavorative, rispetto alle 40 annunciate. Mentre per domani, 22 novembre, è stato proclamato dai Sindacati uno sciopero di 8 ore del personale.

Le organizzazione sindacali hanno chiesto in primo luogo che l’Azienda “si astenga dal “valzer” dei numeri, dal momento che sui quotidiani locali sono uscite notizie anche sulla possibilità di dichiarare un esubero di 10-12 unità, mentre oggi sono 25 e ieri erano 40. Si tratta di persone e di famiglie coinvolte e non di semplici cifre.” Inoltre chiedono certezza anche sulla redazione di un piano industriale che dia garanzie per il futuro, proprio in linea con la volontà dell’Azienda di aprire nuovi rami produttivi nel settore del fotovoltaico.

21/11/2006





        
  



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