A Castorano, dopo il caso della farmacia, un'antenna di telefonia mobile fa discutere.
Castorano | Il dott. Pietro Coccia ha preso iniziativa per bloccare lo scempio
di Nicola Lucidi
Sembra proprio che non torni la tranquillità, la quiete, che c’era qualche anno fa nella gente del centro storico di Castorano.
Dopo la polemica generale sullo spostamento della farmacia dal centro storico nella frazione S. Silvestro e dopo circa due mesi, riapertura della farmacia comunale con molti interrogativi circa la gestione, si è accesa un’altra scintilla contro l’amministrazione comunale.
Questa volta per l’istallazione di un’antenna-ripetitore di telefonia mobile che la gente non vuole, tante proteste e qualcuno è intenzionato a raccogliere firme per bloccare l’istallazione dell’impianto a ridosso del centro storico del Comune di Castorano.
L’iniziativa, per adesso, è stata presa dal dott. Pietro Coccia ex consigliere comunale.
Dopo tanto parlare in paese, e sembra che la commissione edilizia abbia già rilasciato l’autorizzazione alla messa in opera dell’impianto, il dott. Coccia nei giorni scorsi ha inviato lettere raccomandate al sindaco Franco Pezza ed a tutti i consiglieri Comunali, al direttore generale dell’ARPAM, al direttore generale ASUR Marche, al direttore dipartimento ISPESI di Ancona, al dirigente responsabile Servizi Ambiente e Difesa del Suolo di Ancona ed al comando Provinciale del Corpo Forestale dello stato di Ascoli Piceno avvalendosi dell’art. 44, comma 1, dello Statuto comunale vigente che recita:”Sul territorio sono altresì vietati l’installazione di apparecchiature dalle quali possono derivare la formazione di corpi magnetici nocivi alla salute”.
Inoltre il dott. Coccia cita diversi articoli delle leggi della regione Marche dove si vietano per impatto ambientale, salvaguardia e tutela paesaggistico-ambientale,storico-architettonico, monumentale ed archeologico, poiché la collina sulla quale si dovrebbe istallare l’impianto di telefonia mobile, dovrebbe essere stata rappresentata anche nello “stemma araldico” e nel “gonfalone” del Comune di Castorano.
Nella lettera, il dott. Pietro Coccia pone istanza ai sensi e per gli effetti dell’art. 44, comma 1 dello Statuto Comunale vigente e chiede i vari pareri degli organi competenti interessati.
Inoltre chiede in base all’art. 38 comma 1 dello statuto comunale vigente una consultazione popolare per acquisire pareri in merito all’impianto.
Poi chiede al sindaco Franco Pezza la risposta dell’istanza motivata, entro 30 giorni dall’interrogazione con la massima trasparenza scaturito dai cittadini ed enti pubblici. Per gli effetti degli articoli 39, 40 e 41 dello statuto comunale vigente, che la salute, l’ambiente, la tutela paesaggistica, il valore delle proprietà della quasi totalità dei Castoranesi vengono deturpate a favore di interessi privati.
Conclude il dott. Pietro Coccia che eventuali incongruenze dell’Amministrazione comunale saranno deferite alle competenti Autorità Giudiziarie.
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10/11/2006
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