Alluvione, concertazione dei primi interventi
| ANCONA - Riunione in Regione per definire le misure più urgenti
Sostegno alle famiglie sfollate, indennizzo dei beni mobili (registrati) perduti dai nuclei familiari, fondo di garanzia più elevato per agevolare la ripresa dell’attività produttiva.
Sono questi i primi settori d’intervento che il commissario delegato, Gian Mario Spacca - utilizzando i 5 milioni di euro stanziati dal Governo nazionale - privilegerà per superare l’emergenza alluvione nei territori di Camerano, Castelfidardo, Offagna Osimo e Falconara Marittima: i comuni maggiormente danneggiati dalle precipitazioni che hanno colpito la zona di Ancona nello scorso mese di settembre.
Una scelta condivisa dai rappresentanti degli alluvionati, dalle associazioni di categoria, dalle istituzioni comunali e dai sindacati, maturata nel corso di una riunione svoltasi, oggi, in Regione. All’incontro è intervenuto anche il presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli, il questore di Ancona, Giorgio Iacobone, il presidente della Società regionale di garanzia, Carlo Lucarelli. Comitati, associazioni di categorie e forze sociali hanno convenuto l’utilità di concentrare le prime risorse disponibili sui settori di maggiore criticità, individuati nel sostegno alle famiglie che hanno perduto la casa e nel riavvio del sistema produttivo.
La zona nella quale verranno spesi i cinque milioni sono i cinque comuni gravemente danneggiati, individuati sulla base delle rilevazioni della protezione civile, dalle quali è emersa una “perfetta incidenza” tra precipitazioni e danneggiamenti.
Attraverso la concertazione si è stabilito, pertanto, che i sostegni alle famiglie riguardino gli aiuti per i nuclei sfollati e per i beni mobili (registrati) perduti. Per le imprese, invece, le risorse vanno concentrate sul fondo di garanzia, già attivato in precedenza con 2,5 milioni di fondi regionali, ai quali si aggiungono ora altri 3 milioni di provenienza statale.
La Regione, inoltre, si impegna a predisporre (valutandone la fattibilità giuridica e amministrativa) misure aggiuntive che consentano di definire forme di prestiti partecipativi e livelli differenziati di garanzia per gli imprenditori che hanno perduto il capitale. Le risorse residue saranno utilizzate per abbattere i tassi di interesse sui mutui, con una soglia massima del 2 per cento a carico dei titolari, come previsto dall’ordinanza.
La Regione, infine, con risorse proprie, elaborerà un piano per la trasformazione – da breve a medio termine - dei mutui accesi dalle imprese.
Il questore Iacobone è intervenuto alla riunione per affrontare il tema della prevenzione dei fenomeni malavitosi nelle zone alluvionate. Confermando anche quanto detto dal Tommaso Agostinelli (Comitato alluvionati), ha ribadito che “non è attualmente il problema principale, ma se non si supera l’emergenza, si potrebbe creare un terreno fertile per l’illegalità”.
Il questore ha poi accettato l’invito di Spacca a partecipare alle riunioni del Comitato di indirizzo che presiede all’attuazione dell’ordinanza.
Sono questi i primi settori d’intervento che il commissario delegato, Gian Mario Spacca - utilizzando i 5 milioni di euro stanziati dal Governo nazionale - privilegerà per superare l’emergenza alluvione nei territori di Camerano, Castelfidardo, Offagna Osimo e Falconara Marittima: i comuni maggiormente danneggiati dalle precipitazioni che hanno colpito la zona di Ancona nello scorso mese di settembre.
Una scelta condivisa dai rappresentanti degli alluvionati, dalle associazioni di categoria, dalle istituzioni comunali e dai sindacati, maturata nel corso di una riunione svoltasi, oggi, in Regione. All’incontro è intervenuto anche il presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli, il questore di Ancona, Giorgio Iacobone, il presidente della Società regionale di garanzia, Carlo Lucarelli. Comitati, associazioni di categorie e forze sociali hanno convenuto l’utilità di concentrare le prime risorse disponibili sui settori di maggiore criticità, individuati nel sostegno alle famiglie che hanno perduto la casa e nel riavvio del sistema produttivo.
La zona nella quale verranno spesi i cinque milioni sono i cinque comuni gravemente danneggiati, individuati sulla base delle rilevazioni della protezione civile, dalle quali è emersa una “perfetta incidenza” tra precipitazioni e danneggiamenti.
Attraverso la concertazione si è stabilito, pertanto, che i sostegni alle famiglie riguardino gli aiuti per i nuclei sfollati e per i beni mobili (registrati) perduti. Per le imprese, invece, le risorse vanno concentrate sul fondo di garanzia, già attivato in precedenza con 2,5 milioni di fondi regionali, ai quali si aggiungono ora altri 3 milioni di provenienza statale.
La Regione, inoltre, si impegna a predisporre (valutandone la fattibilità giuridica e amministrativa) misure aggiuntive che consentano di definire forme di prestiti partecipativi e livelli differenziati di garanzia per gli imprenditori che hanno perduto il capitale. Le risorse residue saranno utilizzate per abbattere i tassi di interesse sui mutui, con una soglia massima del 2 per cento a carico dei titolari, come previsto dall’ordinanza.
La Regione, infine, con risorse proprie, elaborerà un piano per la trasformazione – da breve a medio termine - dei mutui accesi dalle imprese.
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Il questore ha poi accettato l’invito di Spacca a partecipare alle riunioni del Comitato di indirizzo che presiede all’attuazione dell’ordinanza.
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24/10/2006
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