Il segretario cittadino dell’Udc di Fermo, Andrea Recchioni, ha inviato una vibrata nota di protesta in merito al ventilato accorpamento, previsto nella finanziaria che si sta per varare, di alcuni organi essenziali dello Stato (come Prefettura e Questura), che dovranno essere attivati con l’avvio concreto del nuovo ente provincia, previsto per legge nella primavera del 2009.

La nota è stata inviata al presidente del Consiglio Prodi ed ai ministri Amato (interno) Lanzillotta (affari regionali) e Padoa Schioppa (economia e finanze). Una “illogica,disfunzionale e sostanzialmente ingiusta penalizzazione che, nel caso si attuasse la malaugurata ipotesi, ancora una volta verrebbe ad essere applicata in capo ad un’entità territoriale della Nazione civilissima,vivace e produttiva,ma per il Governo forse periferica” nota Recchioni.

Queste le motivazioni principali addotte dal segretario Udc nella nota scritta agli esponenti del Governo. "Irreversibilità del processo di attuazione della 5a provincia marchigiana che,al pari di Monza e Barletta, è stata istituita con legge del Parlamento, e che in quanto tale non può certo essere con provvedimento amministrativo ridimensionata nelle articolazioni statali previste in loco da norme e prassi; la rinnovata mortificazione che si produrrebbe in tutti i 172mila cittadini dei 40 comuni del Fermano, oltreché nelle relative istituzioni, all’indomani del legittimo ottenimento di un’autonomia agognata per 144 anni, riconosciuta congrua, valida e sacrosanta dalla quasi unanimità dei parlamentari della Repubblica;l’assurdità della paventata decisione,che farebbe nascere una provincia monca in fatto di efficienza e funzionalità, arrecando ad essa un “vulnus” irreparabile".