Oltre cento le domande di studenti extracomunitari per i dottorati di ricerca Unicam
| CAMERINO - I giovani ricercatori provengono principalmente dallIndia che segna un 36% di richieste.
In linea con la politica di aumentare le collaborazioni internazionali e di istituire un sistema internazionale di alta formazione, l’Università di Camerino ha già dallo scorso anno istituito una Scuola Internazionale di Dottorato (International School of Advanced Studies), con l’obiettivo di aumentare la partecipazione di studenti stranieri ai corsi di dottorato di ricerca.
E la validità della scelta e la qualità della ricerca Unicam sono confermate dai dati relativi alle domande pervenute per l’ammissione ai corsi di dottorato di candidati provenienti da paesi non europei: sono già infatti oltre 100 (ed altre sono ancora in arrivo), circa il triplo rispetto allo scorso anno, le richieste per poter essere ammessi ai corsi Unicam.
“Siamo davvero soddisfatti – sottolinea la prof.ssa Cristina Miceli, Direttore della Scuola di Dottorato – di questo importante risultato, che premia la ricerca Unicam e ci consente di partecipare sempre più attivamente alla ricerca internazionale. Tengo a sottolineare che degli 88 posti che UNICAM rende disponibili per il XXII ciclo di dottorato, ne sono stati riservati almeno 14 per candidati non europei, ma l’ampia ed apparentemente qualificata partecipazione non esclude che il numero di posti per non europei sia innalzato”.
“Già mantenendo il numero previsto – prosegue la prof.ssa Miceli - UNICAM raggiungerà il 20% di dottorandi stranieri nei propri corsi di dottorato (includendo comunitari e non), sicuramente tra le percentuali più elevate degli atenei italiani”.
I giovani ricercatori provengono principalmente dall’India che segna un 36% di richieste. Numerosi però sono anche i candidati africani (sono il 38%), provenienti soprattutto dal Sudan, seguiti da ricercatori del Camerun, Etiopia, Nigeria, Tanzania e Burkina Faso. I restanti provengono dall’America Latina, da altri paesi asiatici come Cina, Myanmar, Bangladesh, Vietnam, Afghanistan e Filippine e da Stati europei non appartenenti all’UE.
Le domande sono distribuite su tutti i corsi di dottorato di ricerca attivati da Unicam: si va dall’architettura e disegno industriale alle scienze farmaceutiche, dalla chimica alla fisica, dalla biologia alla veterinaria, dalla giurisprudenza alla geologia, dall’informatica alle scienze ambientali. La selezione si baserà sul curriculum ed i titoli presentati, perché la provenienza dei candidati da paesi così lontani non permette una valutazione diretta, che è invece programmata per i candidati dei paesi comunitari.
È inoltre stato pubblicato in questi giorni anche il bando per gli studenti della Comunità Europea. Tutte le informazioni sono disponibili nella sezione “Unicam International” del sito www.unicam.it
E la validità della scelta e la qualità della ricerca Unicam sono confermate dai dati relativi alle domande pervenute per l’ammissione ai corsi di dottorato di candidati provenienti da paesi non europei: sono già infatti oltre 100 (ed altre sono ancora in arrivo), circa il triplo rispetto allo scorso anno, le richieste per poter essere ammessi ai corsi Unicam.
“Siamo davvero soddisfatti – sottolinea la prof.ssa Cristina Miceli, Direttore della Scuola di Dottorato – di questo importante risultato, che premia la ricerca Unicam e ci consente di partecipare sempre più attivamente alla ricerca internazionale. Tengo a sottolineare che degli 88 posti che UNICAM rende disponibili per il XXII ciclo di dottorato, ne sono stati riservati almeno 14 per candidati non europei, ma l’ampia ed apparentemente qualificata partecipazione non esclude che il numero di posti per non europei sia innalzato”.
“Già mantenendo il numero previsto – prosegue la prof.ssa Miceli - UNICAM raggiungerà il 20% di dottorandi stranieri nei propri corsi di dottorato (includendo comunitari e non), sicuramente tra le percentuali più elevate degli atenei italiani”.
I giovani ricercatori provengono principalmente dall’India che segna un 36% di richieste. Numerosi però sono anche i candidati africani (sono il 38%), provenienti soprattutto dal Sudan, seguiti da ricercatori del Camerun, Etiopia, Nigeria, Tanzania e Burkina Faso. I restanti provengono dall’America Latina, da altri paesi asiatici come Cina, Myanmar, Bangladesh, Vietnam, Afghanistan e Filippine e da Stati europei non appartenenti all’UE.
Le domande sono distribuite su tutti i corsi di dottorato di ricerca attivati da Unicam: si va dall’architettura e disegno industriale alle scienze farmaceutiche, dalla chimica alla fisica, dalla biologia alla veterinaria, dalla giurisprudenza alla geologia, dall’informatica alle scienze ambientali. La selezione si baserà sul curriculum ed i titoli presentati, perché la provenienza dei candidati da paesi così lontani non permette una valutazione diretta, che è invece programmata per i candidati dei paesi comunitari.
È inoltre stato pubblicato in questi giorni anche il bando per gli studenti della Comunità Europea. Tutte le informazioni sono disponibili nella sezione “Unicam International” del sito www.unicam.it
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08/08/2006
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