Tanto di cappello a tutti...
Fermo | Cappello di paglia 2006: un successo incredibile
E’ calato da pochi giorni il sipario sulla quinta edizione della manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Montappone “Il Cappello di Paglia” ma non si è ancora spenta l’eco promozionale che l’evento ha suscitato a partire da tutti media nazionali che hanno parlato di questa interessante ed originale iniziativa nata in un contesso che rappresenta un eccellenza nel suo settore. Quello dei cappelli.
Moltissimi organi di informazione regionali e nazionali, è di oggi per esempio la segnalazione della mostra “Il Cappellaio Pazzo” che resterà aperta fino al 5 novembre sulla rivista patinata Gioia, hanno raccontato “i cappelli di Montappone”, tra cui il Tg1 Economia ed il Telegiornale di La7. Moltissimi i turisti giunti un po’ da ogni dove per l’evento. Un bilancio dunque più che positivo per la Pro Loco che da anni profonde il proprio impegno per la riuscita dell’evento.
“Come tutti gli anni ormai (ben cinque, tante sono state le edizioni della manifestazione) è tempo di bilanci e risultati conseguiti da questa iniziativa – spiega il Presidente della Pro Loco Mauro Ferranti – La grande mole di lavoro svolta dalla Pro Loco di Montappone, organizzatrice dell’evento, è stata premiata con un eccellente riscontro dalle migliaia di turisti giunti da tutte le parti d’Italia e, mai come questo anno, da diversi paesi esteri (Francia,Germania,Inghilterra, Svezia, Olanda,…..addirittura Canada).
Il fatto che la manifestazione abbia suscitato un così vivo interesse e richiamato l’attenzione dei maggiori media nazionali (stampa e tv) è la conferma di aver lavorato bene, consapevoli però che anche se molto è stato realizzato, c’è ancora tanto da fare per migliorare questo oramai ambizioso progetto del Cappello di paglia. A distanza di diversi giorni, in paese si respira ancora l’atmosfera magica che questo evento riesce a generare tra le persone che, a volte anche con un velo di nostalgia tra quelle più anziane, hanno piacere nel raccontare quelle situazioni o aneddoti vissuti durante la festa. Ringrazio davvero tutti coloro che hanno dato il loro contributo rendendo possibile lo svolgimento dell’evento, in particolare il nostro Direttore Artistico Giuliano De Minicis, instancabile fantasista della situazione, ed il sempre più brillante Alessandro Piccinini con i suoi comunicati stampa. Permettetemi però di indirizzare il grazie più caloroso ai componenti del Direttivo della Pro Loco, persone davvero instancabili e sempre disponibili di cui sono veramente orgoglioso, è proprio il caso di dire tanto di cappello a tutti !!!”
“Un evento della normalità – racconta l’Art Director Giuliano De Minicis – gesti di tutti i giorni, di qualche anno fa, evocati con un pizzico di nostalgia, insieme a tanti amanti sconosciuti del cappello, tanta allegria e desiderio di ripensare un’epoca fatta di fatica senza gloria, di poesia senza parole. Quando in campagna si lavorava la paglia per farne cappelli, nessuno aveva in testa la ribalta dei maggiori media nazionali, tutti pensavano a fare “soltanto” un copricapo che riparasse dal sole per il lavoro di altri poveracci o per l’ozio dei ricchi. Oggi Montappone continua con la solita silenziosa normalità a fare cappelli di grande qualità e creatività, virtuosismi tecnici per grandi firme, elaborazioni con qualsiasi materiale, come se nulla di nuovo fosse accaduto, come se l’epoca della paglia continuasse nella memoria di ogni famiglia, di ogni piccola o grande azienda, spinta autentica a fare il nuovo con la consapevolezza del proprio passato.
La mostra “Il Cappellaio Pazzo” in fondo è l’espressione di un desiderio di esibizione di abilità e conoscenze, di fantasia e tecnica sopraffina, di capacità di astrazione e insieme di concretezza costruttiva. Il cappello diventa un oggetto estraneo alla propria funzione per assumere le sembianze di un vero oggetto d’arte, dove estro immaginazione sorprendono e rivelano vera genialità.
“Evviva gli esagerati se fanno capire il senso delle cose”, questo forse il valore di questa dimostrazione di ingegno, sensibilità. Un’occasione per riaffermare il valore delle proprie radici con l’uso di materiali tradizionali come la treccia di paglia e la voglia di stupire con idee e materiali inconsueti, improbabili, iverosimili.”
Moltissimi organi di informazione regionali e nazionali, è di oggi per esempio la segnalazione della mostra “Il Cappellaio Pazzo” che resterà aperta fino al 5 novembre sulla rivista patinata Gioia, hanno raccontato “i cappelli di Montappone”, tra cui il Tg1 Economia ed il Telegiornale di La7. Moltissimi i turisti giunti un po’ da ogni dove per l’evento. Un bilancio dunque più che positivo per la Pro Loco che da anni profonde il proprio impegno per la riuscita dell’evento.
“Come tutti gli anni ormai (ben cinque, tante sono state le edizioni della manifestazione) è tempo di bilanci e risultati conseguiti da questa iniziativa – spiega il Presidente della Pro Loco Mauro Ferranti – La grande mole di lavoro svolta dalla Pro Loco di Montappone, organizzatrice dell’evento, è stata premiata con un eccellente riscontro dalle migliaia di turisti giunti da tutte le parti d’Italia e, mai come questo anno, da diversi paesi esteri (Francia,Germania,Inghilterra, Svezia, Olanda,…..addirittura Canada).
Il fatto che la manifestazione abbia suscitato un così vivo interesse e richiamato l’attenzione dei maggiori media nazionali (stampa e tv) è la conferma di aver lavorato bene, consapevoli però che anche se molto è stato realizzato, c’è ancora tanto da fare per migliorare questo oramai ambizioso progetto del Cappello di paglia. A distanza di diversi giorni, in paese si respira ancora l’atmosfera magica che questo evento riesce a generare tra le persone che, a volte anche con un velo di nostalgia tra quelle più anziane, hanno piacere nel raccontare quelle situazioni o aneddoti vissuti durante la festa. Ringrazio davvero tutti coloro che hanno dato il loro contributo rendendo possibile lo svolgimento dell’evento, in particolare il nostro Direttore Artistico Giuliano De Minicis, instancabile fantasista della situazione, ed il sempre più brillante Alessandro Piccinini con i suoi comunicati stampa. Permettetemi però di indirizzare il grazie più caloroso ai componenti del Direttivo della Pro Loco, persone davvero instancabili e sempre disponibili di cui sono veramente orgoglioso, è proprio il caso di dire tanto di cappello a tutti !!!”
“Un evento della normalità – racconta l’Art Director Giuliano De Minicis – gesti di tutti i giorni, di qualche anno fa, evocati con un pizzico di nostalgia, insieme a tanti amanti sconosciuti del cappello, tanta allegria e desiderio di ripensare un’epoca fatta di fatica senza gloria, di poesia senza parole. Quando in campagna si lavorava la paglia per farne cappelli, nessuno aveva in testa la ribalta dei maggiori media nazionali, tutti pensavano a fare “soltanto” un copricapo che riparasse dal sole per il lavoro di altri poveracci o per l’ozio dei ricchi. Oggi Montappone continua con la solita silenziosa normalità a fare cappelli di grande qualità e creatività, virtuosismi tecnici per grandi firme, elaborazioni con qualsiasi materiale, come se nulla di nuovo fosse accaduto, come se l’epoca della paglia continuasse nella memoria di ogni famiglia, di ogni piccola o grande azienda, spinta autentica a fare il nuovo con la consapevolezza del proprio passato.
La mostra “Il Cappellaio Pazzo” in fondo è l’espressione di un desiderio di esibizione di abilità e conoscenze, di fantasia e tecnica sopraffina, di capacità di astrazione e insieme di concretezza costruttiva. Il cappello diventa un oggetto estraneo alla propria funzione per assumere le sembianze di un vero oggetto d’arte, dove estro immaginazione sorprendono e rivelano vera genialità.
“Evviva gli esagerati se fanno capire il senso delle cose”, questo forse il valore di questa dimostrazione di ingegno, sensibilità. Un’occasione per riaffermare il valore delle proprie radici con l’uso di materiali tradizionali come la treccia di paglia e la voglia di stupire con idee e materiali inconsueti, improbabili, iverosimili.”
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05/08/2006
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