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L’altro volto di Wim Wenders

| ROMA – In mostra alle Scuderie del Quirinale 61 fotografie del grande regista

di Cristina Partenza


Wim Wenders: un nome che siamo abituati a veder scorrere nei titoli di apertura e di coda di pellicole dai titoli celebri o a vedere impresso sulle locandine davanti ai cinema. Ma “Immagini dal pianeta Terra” di Wim Wenders non è un film, ma una mostra fotografica in cui il famoso regista di “Il cielo sopra Berlino”, “La città degli angeli”, “Buena Vista Social Club” ha raccolto gli scatti da lui collezionati in vent’anni di viaggi in giro per il mondo.

61 fotografie, molte delle quali di grande formato, esposte alle Scuderie del Quirinale fino al 27 agosto, che ripercorrono i luoghi che hanno segnato il percorso artistico e umano del grande regista. Wenders racconta che il bisogno di fotografare è nato in lui dalla necessità di non dimenticare, e di preservare dall’oblio luoghi che forse un domani non esisteranno più.

Le foto, infatti, sono solo in parte frutto delle ricerche per le locations dei suoi film (riconoscibili ad esempio le ambientazioni di “Paris, Texas”, “Buena Vista Social Club”); molte piuttosto sono la risposta a un’esigenza di “fermare il tempo”, che accomuna la fotografia e la regia cinematografica, come ampiamente teorizzato da Bazin.

Gli scatti di Wenders mostrano paesaggi sconfinati, orizzonti vastissimi, scorci di città, in un rutilante viaggio tra la ieratica Gerusalemme, la selvaggia Australia, il Giappone dei monaci, il polveroso Midwest americano, la vitale Habana, la gelida Berlino, fino alla dolorose macerie di Ground Zero.

Le foto focalizzano gli elementi basilari, essenziali della scena, come a voler scomporre il mondo nelle sue componenti primordiali: acqua, aria, terra, fuoco.

Wenders immortala luoghi e solo raramente, e marginalmente, persone, cercando di dare un’impronta oggettiva allo scatto, con prospettive frontali, neutre, ma cogliendo allo stesso tempo le difformità, le contraddizioni insite nei paesaggi, siano esse il contrasto tra la limpidezza del cielo e l’arsura della terra o l’antitesi tra la sacralità di una cupola e la desolazione di una discarica.

L’oggettività, quindi, è solo apparente. Perché, come dice lo stesso Wenders, “i paesaggi hanno storie da raccontare e sono molto più che semplici luoghi”. E allora i paesaggi, come le storie, non possono avere un’interpretazione univoca…


“Wim Wenders. Immagini dal pianeta Terra”
Scuderie del Quirinale, Roma
14 luglio – 27 agosto 2006
Aperto tutti i giorni, dalle 17 alle 24
www.scuderiequirinale.it

26/07/2006





        
  



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