Ritornano a Genga le opere di Antonio da Fabriano
| GENGA - Con il rientro del trittico e dello stendardo processionale, si avvia per Genga un importante percorso che condurrà allapertura del Nuovo Museo di Arte Sacra nella prossima primavera
Lunedì 24 luglio ritornano a Genga le opere di Antonio da Fabriano, in seguito alla conclusione della mostra “Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento” che le ha ospitate a Fabriano dal 20 aprile ad oggi. Saranno dunque nuovamente esposte nelle sale del Museo di Arte Sacra situato presso l’antica chiesa parrocchiale.
Con il ritorno del trittico e dello stendardo processionale di Antonio da Fabriano, artista che ha chiuso la stagione quattrocentesca nel territorio fabrianese, si apre ufficialmente per Genga un importante percorso che condurrà all’inaugurazione della nuova sede museale prevista la prossima primavera.
Il trittico, risalente al 1474, raffigura al centro la Madonna in trono con Bambino tra San Giovanni Battista e San Clemente Papa. In basso, nelle due porzioni che compongono la predella, sono raffigurati i dodici apostoli a mezza figura.
Lo stendardo processionale, della seconda metà del '400, raffigura San Clemente Papa in trono adorato da quattro confratelli flagellanti, mentre nella cuspide è presente San Giovanni Battista su paesaggio roccioso dalle linee astratte. Sul lato posteriore dello stendardo, la Madonna in trono con Bambino con la cuspide dedicata a Dio Padre Benedicente e volo di cherubini tratteggiati a monocromo su fondo rosso.
Dello stesso autore, una piccola tavola recante l'immagine di San Girolamo interamente avvolto da una veste rossa che aprendosi sullo sterno rivela le mani a sostenere il modellino di una chiesa. Ai piedi del Santo è ritratto in posa devota il committente.
Tali opere andranno dunque a comporre il patrimonio artistico del nuovo Museo di Arte Sacra, le cui due prime sale delle otto totali previste saranno aperte nella primavere 2007.
Il futuro spazio accoglierà vari dipinti su tela e su tavola di autori locali del XV, XVI e XVII secolo, oltre ad una statua in marmo della Madonna con bambino attribuita alla bottega del Canova. Essa originariamente si trovava nel santuario di Santa Maria Infra Saxa, progettato dall'architetto Valadier nel corso del XIX secolo per volere di Papa Leone XII.
Tutte le opere sono state affidate dalla Diocesi al Consorzio Frasassi, che si occuperà della ristrutturazione e della gestione dei locali messi a disposizione dal comune e situati nel cuore del borgo di Genga.
Con il ritorno del trittico e dello stendardo processionale di Antonio da Fabriano, artista che ha chiuso la stagione quattrocentesca nel territorio fabrianese, si apre ufficialmente per Genga un importante percorso che condurrà all’inaugurazione della nuova sede museale prevista la prossima primavera.
Il trittico, risalente al 1474, raffigura al centro la Madonna in trono con Bambino tra San Giovanni Battista e San Clemente Papa. In basso, nelle due porzioni che compongono la predella, sono raffigurati i dodici apostoli a mezza figura.
Lo stendardo processionale, della seconda metà del '400, raffigura San Clemente Papa in trono adorato da quattro confratelli flagellanti, mentre nella cuspide è presente San Giovanni Battista su paesaggio roccioso dalle linee astratte. Sul lato posteriore dello stendardo, la Madonna in trono con Bambino con la cuspide dedicata a Dio Padre Benedicente e volo di cherubini tratteggiati a monocromo su fondo rosso.
Dello stesso autore, una piccola tavola recante l'immagine di San Girolamo interamente avvolto da una veste rossa che aprendosi sullo sterno rivela le mani a sostenere il modellino di una chiesa. Ai piedi del Santo è ritratto in posa devota il committente.
Tali opere andranno dunque a comporre il patrimonio artistico del nuovo Museo di Arte Sacra, le cui due prime sale delle otto totali previste saranno aperte nella primavere 2007.
Il futuro spazio accoglierà vari dipinti su tela e su tavola di autori locali del XV, XVI e XVII secolo, oltre ad una statua in marmo della Madonna con bambino attribuita alla bottega del Canova. Essa originariamente si trovava nel santuario di Santa Maria Infra Saxa, progettato dall'architetto Valadier nel corso del XIX secolo per volere di Papa Leone XII.
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25/07/2006
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