Opera aperta: 3 titoli, 8 serate in 5 teatri. Presentato il cartellone
| MACERATA - Il sipario si alzerà il 19 maggio al Vaccaj di Tolentino con Chi rapì la topina Costanza ?
La prima esecuzione assoluta di “Chi rapì la topina Costanza?”, giocosa interpretazione moderna di un’opera di Mozart; la prima esecuzione in epoca moderna dell’opera di Baldassarre Galuppi, di cui ricorre il terzo centenario della nascita, “L’uomo femmina”, e un’opera in un solo atto di Nino Rota su libretto di Suco Cecchi d’Amico, “I due timidi”, costituiscono il cartellone della 3^ edizione di “Opera Aperta – Divertimenti teatrali in musica” che, tra maggio e novembre, interesserà cinque teatri storici della provincia di Macerata.
Il programma delle 3 opere è stato presentato nella sede della Provincia, ente che assieme ai Comuni di Corridonia, Pollenza e Tolentino e all’Accademia della Libellula, ha dato vita a un progetto culturale, denominato proprio “Opera Aperta”, finalizzato a produrre e distribuire sul territorio Opere da camera con predilezione per il genere “buffo” e con particolare attenzione al Novecento storico e contemporaneo. Direttore artistico della rassegna è la pianista e compositrice, Cinzia Pennesi.
Il “sipario” si alzerà il 19 maggio al “Vaccaj” di Tolentino con “Chi rapì la topina Costanza ?”, che Roberta Vacca su testo di Paola Campanili ha liberamente tratto da “Il ratto dal Serraglio” di Mozart. Lo spettacolo si basa sull’equivoco che la traduzione italiana del termine entfuhrung (cioè rapimento, ratto) provoca: dal ratto al topo ed ecco trasformata la storia di Costanza e Belmonte in una rocambolesca vicenda ambientata in un mondo animale affettuosamente umanizzato. Dopo Tolentino l’opera, con la regia di Gabriela Eleonori, sarà replicata il 21 maggio al teatro “Verdi” di Pollenza e il 10 giungo al “Mestica” di Apiro.
Il cartellone proseguirà in agosto con “L’uomo femmina”, dramma giocoso in tre atti di Baldassarre Galuppi che “Opera Aperta” co-produce con il Festival barocco di Viterbo e il Festival Arcadia in musica di Bibbiena. Scritta intorno alla metà del XVIII secolo e raramente rappresentata – sarà questa la prima esecuzione in tempi moderni – l’opera affronta l’attualissimo tema della parità dei sessi. Due le serate, con la regia di Massimo Gasparon: il 14 agosto al teatro “Velluti” di Corridonia e il 16 agosto al “Mugellini” di Potenza Picena. Ultimo spettacolo in programma: “I due timidi”, commedia lirica in un atto nata “dall’incontro di due grandi sensibilità artistiche del ‘900, Nino Rota e Suso Cecchi d’Amico”, la cui prima rappresentazione avvenne nel 1953 a Londra. Lo spettacolo – regia di Saverio Marconi – andrà in scena il 18 novembre al “Vaccaj” di Tolentino, la sera seguente al “Verdi” di Pollenza e il 25 novembre al “Velluti” di Corridonia. Tutte le opere saranno dirette da Cinzia Pennesi con l’Orchestra Accademia della Libellula.
Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti l’assessore provinciale alla Cultura, Donato Caporalini, il suo omologo al Comune di Tolentino, Paolo Ruggeri, il sindaco di Pollenza, Sabrina Ricciardi, il direttore del teatro di Corridonia, Lorenzo Caproli e il direttore organizzativo di Opera Aperta, Bruno Borraccini.
Il programma delle 3 opere è stato presentato nella sede della Provincia, ente che assieme ai Comuni di Corridonia, Pollenza e Tolentino e all’Accademia della Libellula, ha dato vita a un progetto culturale, denominato proprio “Opera Aperta”, finalizzato a produrre e distribuire sul territorio Opere da camera con predilezione per il genere “buffo” e con particolare attenzione al Novecento storico e contemporaneo. Direttore artistico della rassegna è la pianista e compositrice, Cinzia Pennesi.
Il “sipario” si alzerà il 19 maggio al “Vaccaj” di Tolentino con “Chi rapì la topina Costanza ?”, che Roberta Vacca su testo di Paola Campanili ha liberamente tratto da “Il ratto dal Serraglio” di Mozart. Lo spettacolo si basa sull’equivoco che la traduzione italiana del termine entfuhrung (cioè rapimento, ratto) provoca: dal ratto al topo ed ecco trasformata la storia di Costanza e Belmonte in una rocambolesca vicenda ambientata in un mondo animale affettuosamente umanizzato. Dopo Tolentino l’opera, con la regia di Gabriela Eleonori, sarà replicata il 21 maggio al teatro “Verdi” di Pollenza e il 10 giungo al “Mestica” di Apiro.
Il cartellone proseguirà in agosto con “L’uomo femmina”, dramma giocoso in tre atti di Baldassarre Galuppi che “Opera Aperta” co-produce con il Festival barocco di Viterbo e il Festival Arcadia in musica di Bibbiena. Scritta intorno alla metà del XVIII secolo e raramente rappresentata – sarà questa la prima esecuzione in tempi moderni – l’opera affronta l’attualissimo tema della parità dei sessi. Due le serate, con la regia di Massimo Gasparon: il 14 agosto al teatro “Velluti” di Corridonia e il 16 agosto al “Mugellini” di Potenza Picena. Ultimo spettacolo in programma: “I due timidi”, commedia lirica in un atto nata “dall’incontro di due grandi sensibilità artistiche del ‘900, Nino Rota e Suso Cecchi d’Amico”, la cui prima rappresentazione avvenne nel 1953 a Londra. Lo spettacolo – regia di Saverio Marconi – andrà in scena il 18 novembre al “Vaccaj” di Tolentino, la sera seguente al “Verdi” di Pollenza e il 25 novembre al “Velluti” di Corridonia. Tutte le opere saranno dirette da Cinzia Pennesi con l’Orchestra Accademia della Libellula.
Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti l’assessore provinciale alla Cultura, Donato Caporalini, il suo omologo al Comune di Tolentino, Paolo Ruggeri, il sindaco di Pollenza, Sabrina Ricciardi, il direttore del teatro di Corridonia, Lorenzo Caproli e il direttore organizzativo di Opera Aperta, Bruno Borraccini.
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12/05/2006
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