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Razzia di animali: allevatori costretti a fare i detective e a dormire in stalla

| ANCONA - In tre settimane spariti 467 capi per 1,4 milioni di euro.

Allevatori marchigiani costretti a fare i detective e a dormire in stalla per porre un freno alla razzia di animali. E’ una situazione pesante quella che si vive nel nostro territorio, finito nel mirino di una banda, probabilmente legata alla malavita organizzata, che nelle ultime tre settimane ha rubato 467 capi, tra bovini e agnelli, per un danno di un milione e mezzo di euro. Se poi si guarda agli ultimi nove mesi, il conto sale a 668 capi, per un valore stimato di 2.800.000 euro. “Un fenomeno allarmante che ha avuto un’escalation tra la fine di marzo e i primi di aprile interessando anche la Romagna e i confini toscani e umbri – denuncia Coldiretti Marche -.

Molti imprenditori sono stati costretti a improvvisarsi detective per non finire sul lastrico. Non è facile riprendersi dal furto di capi che hai selezionato dopo un lungo lavoro, né effettuare nuovi investimenti in questo clima di incertezza e paura”. “Abbiamo raccolto foglietti, una camicia, dei capelli, tracce di vernice e preso anche un numero di targa – raccontano – con la speranza di avere elementi per risalire agli autori dei furti.

Di certo c’è che si tratta di gente specializzata e pericolosa, capace di fare sparire anche sessanta bovini in un sol colpo, come di prelevare duecento agnelli all’interno di un gregge. Oltre a ciò, prediligono le razze pregiate e selezionate, come la Marchigiana. Alcuni di noi hanno deciso di dormire in stalla, tanta è la paura di finire rovinati”. Dalle “indagini” è emerso che la banda utilizza un camion rosso e dovrebbe avere base nel Meridione, forse in Puglia. Una volta rubato, il bestiame viene sicuramente portato al Sud e macellato in strutture clandestine.

Da qui, l’invito ai consumatori di scegliere solo carne bovina etichettata, come del resto prevede la legge. Sul problema il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi, ha avuto un incontro con il Prefetto di Pesaro, il quale ha invitato le aziende a segnalare anche i tentati furti. Da parte sua, Luzi ha chiesto controlli sui camion di bestiame che viaggiano di notte (“bisognerebbe chiedere i passaporti degli animali”) e di segnalare anche tutte le persone di altre regioni che si recano negli allevamenti per acquistare capi, poiché potrebbe essere una scusa per effettuare un sopralluogo.

08/04/2006





        
  



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