La ristrutturazione di una casa colonica in una tranquilla zona panoramica, come luogo di tranquilla dimora lontano dalla più affollata cittadina; obbiettivo di cui l’unica nota stonata era quella strada vicinale che confinava con detta abitazione, strada che anche se raramente percorsa dagl’altri aventi diritto, andava ad intaccare la propria voglia di privacy.

E allora perché non allontanarla deviandone il percorso? Era giunto a questa conclusione il suo proprietario, che avvalendosi di un’impresa locale, ha messo in atto il suo pensiero.

Tale opera non poteva sfuggire all’occhio attento del personale della locale Stazione Forestale, che con l’ausilio della tecnologia gps e della mappatura digitalizzata delle carte topografiche è riuscito a ricostruire nei minimi dettagli l’abuso edilizio in violazione all’art. 44 del D.P.R. 380/01 (Testo Unico per l’edilizia) in quanto detta strada per essere deviata, in un tratto è stata realizzata ex novo e in assenza del permesso per costruire.

Gli Agenti del Corpo Forestale hanno così bloccato i lavori e deferito all’autorità Giudiziaria, a vario titolo, tutte e cinque le figure individuabili nell’ambito delle violazioni edilizie e più precisamente, corrispondenti al proprietario, al committente, alla ditta esecutrice dei lavori, all’esecutore materiale ed infine al direttore dei lavori.