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Agricoltori in strada coi loro trattori: corteo chiuso a Piediripa con assemblea in provincia.

| MACERATA - Le istanze sintetizzate in un ordine del giorno

Si definiscono “scultori” della nostra terra e chiedono “rispetto”. Sono gli agricoltori maceratesi – circa un centinaio, tra cui molti “contoterzisti conduttori” – che stamattina hanno sfilato in corteo, con i loro trattori, dal foro boario di Villa Potenza fino a Piediripa, attraversando il centro di Macerata. Cartelli e volantini, ove erano indicate le ragioni dell’iniziativa, hanno accompagnato la manifestazione che si è poi conclusa nella sala conferenze della Provincia, in via Velluti, con un incontro assieme all’assessore provinciale all’Agricoltura, Luigi Carlocchia, e al presidente del Consiglio provinciale, Silvano Ramadori. Un’assemblea “aperta”, molto partecipata, in cui sono stati portati all’attenzione delle istituzioni i maggiori problemi del settore agricolo maceratese.

“Abbiamo ascoltato i motivi alla base di questa mobilitazione – sintetizza l’assessore Carlocchia – e abbiamo deciso con il presidente del Consiglio, Silvano Ramadori, di farne un ordine del giorno a sostegno delle richieste, legittime, di questa ‘fetta’ importante dell’economia provinciale che, una volta approvato, potrà essere trasmesso al Governo regionale e nazionale”. In pratica, i “nodi” principali da sciogliere sono il poco reddito che oggi deriva dall’attività agricola, la grande differenza che c’è fra il prezzo pagato al produttore e quello grava sul consumatore finale, l’individuazione di alternative valide per la trasformazione produttiva delle aziende agricole, come potrebbero essere – ad esempio – gli investimenti nel settore delle biomasse. “Gli agricoltori chiedono di essere indirizzati da politiche lungimiranti – spiega Luigi Carlocchia –, capaci di interpretare il cambiamento in atto. Ma certamente non si potrà prescindere dall’obiettivo di puntare sulla tracciabilità, sulla qualità dei nostri prodotti, perché solo così riusciremo a contrastare chi è sul mercato con capacità produttive assai più elevate di quelle che può offrire il piccolo territorio maceratese”.

“Siamo stanchi di navigare senza meta – dicono i manifestanti – e chiediamo strategie definite per lo sviluppo del settore agricolo. Siamo agricoltori e da sempre lavoriamo i nostri campi con rispetto: per il territorio, per l’ambiente, per l’igiene, per i nostri fornitori e clienti. Chiediamo quindi di essere rispettati anche noi”. E poi un monito ai cittadini-consumatori: “Portate nelle vostre tavole prodotti locali – dicono – e cioè i nostri polli, bovini, suini, i nostri ortaggi, i vini e tutti gli altri prodotti che proviamo prima noi! Sosteneteci, perché se muore l’agricoltore sarà la fine del nostro territorio e della nostra cultura contadina”.

08/03/2006





        
  



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