Mentre tra i bieticoltori è sempre forte la protesta, ed è passata la terza notte al gelo davanti agli ingressi dello zuccherificio Sadam, la Confederazione italiana agricoltori, duramente criticata dai lavoratori stessi, che l’hanno accusata di aver fatto poco o nulla per la loro tutela, ha indetto stamattina un incontro con la stampa per spiegare la propria posizione in queste ore di tensione. Un appuntamento preliminare volto anche a diffondere la partecipazione ad un convegno previsto per domani sera al Centro sociale Montone di Fermo, dove lavoratori ed associati si incontreranno per discutere la situazione e le prossime strategie.

A prendere la parola è stato il presidente della Cia Ascoli-Fermo Tonino Cioccolanti: “Siamo in uno stato di grave difficoltà ed incertezza, serve una profonda riflessione per trovare vie d’uscita. La bieticoltura è in una situazione singolare, infatti ci sono agricoltori che hanno sostenuto investimenti importantissimi e sono costretti a continuare a raccogliere bietole anche in perdita, per non mandare a monte tutto quello che hanno speso. Quello che chiediamo è che la Regione dichiari immediatamente lo stato di crisi del settore, e cje attui politiche straordinarie ed apra un fondo speciale in sostegno delle aziende agricole dell’indotto. Poi c’è bisogno che i coltivatori vengano sgravati dai contributi Inps ed Inail, oltre a quelli per l’acqua del consorzio di bonifica. Per quanto riguarda la Sadam, chiediamo di confermare l’impegno a mantenere nell’area dello zuccherificio la destinazione industriale”.

Quanto alla manifestazione ad oltranza a Campiglione, Cioccolanti esprime massima vicinanza a chi in questi giorni sta esprimendo in strada la propria rabbia. “Siamo pienamente al loro fianco, stiamo lottando in altre forme e su altri campi ma conduciamo la stessa battaglia ed esprimiamo loro la massima solidarietà. Serve essere visibili per avere dal opinione pubblica ed amministrazioni tutta l’attenzione che finora non ci è stata concessa”.