Non ho la pretesa di creare chissà quale nuova espressione. La frase “ socialista di Dio “ venne creata per identificare uno dei maggiori giornalisti italiani, Sergio Zavoli, oggi impegnato in politica, in virtù delle sua schietta e onorabile ammissione di essere un cattolico credente.
Ebbene la medesima frase ritengo possa essere ugualmente usata per l’artista Gianni Contri, che con grande onestà intellettuale e morale, nel corso della conferenza stampa , svoltasi nella sede dell’ UDC sambenedettese, alcuni giorni or sono, non ha esitato un attimo ad autodefinirsi ” un socialista nell’ UDC”.

Lo ha ribadito più volte per sottolineare che giustamente si sente fiero della sua matrice- politico- culturale di provenienza.

Mi sono permesso di aggiungere a socialista, di Dio . Perché ? basta leggere il curriculum dell’artista Contri per rendersi conto che un’aggiunta del genere non è per nulla fuori luogo. In primis è un personaggio di rilievo nel mondo dell’arte contemporanea tanto che si è visto assegnare la cattedra di scultura presso l’Accademia di belle arti di Macerata abbandonata, purtroppo, per i numerosissimi impegni professionali.

Ma andiamo al perché “socialista di Dio”: tanto per iniziare , in qualche modo , per sua ammissione quando, in conferenza stampa, ha dichiarato “ sui valori quali, la vita, la famiglia, la contrarietà all’aborto, e tanti altri che sono bagaglio imprescindibile della cultura cattolica , non ho alcuna difficoltà a sostenere che, fin dai primi tempi della mia militanza socialista, insieme all’on. le Arcangelo Tiraboschi, firmai il documento di sostegno a questi valori proposto dai socialisti cattolici”, poi, ancora : nel 1990 esegue una croce pettorale particolarissima per Sua Santità, Giovanni Paolo II , nello stesso anno entra come incisore e consultore tecnico ai Musei Vaticani.
Inoltre sempre su committenza vaticana ha eseguito monete, francobolli e medaglie. Monete commemorative per il Giubileo, giornate mondiali della gioventù, medaglie annuali dei musei vaticani dal 1991 al 2000 e in occasione dell’incontro di Assisi con Giovanni Paolo II e i Patriarchi delle altre religioni.

Vista la sua creatività e perizia , a Gianni Contri, gli è stato assegnato anche il lavoro per la riproduzione di gioielli archeologici per la vendita nei Musei Vaticani.
Attualmente con il pontificato di Sua Santità Benedetto XVI gli è stato concesso di allestire un punto vendita per le sue creazioni orafe all’interno dell’emporio Vaticano.
Il primo lavoro eseguito per Sua Santità , Benedetto XVI, è una bellissima croce pettorale.
Allora mi si passi l’espressione : più socialista di Dio così non si poteva.

La scelta di Gianni Contri , con la sua storia e la sua tradizione culturale, è stata quanto mai oculata , non a caso il sen. Amedeo Ciccanti, presente alla conferenza stampa, ha sottolineato che un avvenimento politico di tal fatta non poteva che avvenire nell’ UDC in considerazione del fatto che quest’ultima formazione politica oggi è l’unico spazio politico in cui per storia e tradizione culturale è quanto mai naturale che i due massimi filoni politici italiani, cattolico e socialista , abbiamo la loro naturale collocazione.

Il sen. Ciccanti nell’esplicare ancor meglio il concetto ha rimarcato ” quello che avviene oggi è l’ inizio di un processo politico che parte dalla periferia desiderosa di centro, di moderazione e di sano progresso intriso e permeato di quei valori autentici comuni ai filoni cattolico e socialista che hanno fatto crescere e progredire l’Italia. Non trattasi di un’azione meramente elettoralistica ma soprattutto politica”.

Si fa sempre , quindi, più concreta l’idea di partito unico dei moderati per un centro politicamente forte: sarà facile ? sarà compreso da tutti questo continuo comporre e riscomporre di formazioni politiche?

E’ pur vero che l’attuale sistema elettorale è spurio. Ci troviamo dinanzi ad una fattispecie di proporzionale che contempera diversi aspetti che non contribuiscono certo a far chiarezza e a rendere trasparente ciò che è giusto agli elettori.
Dunque, il mondo politico è assimilabile ad un magma che si compone e si scompone in base alle alleanze politiche e alle mutevoli esigenze della politica stessa.

Si avverte tra i cittadini, che grazie a Dio, restano sempre i protagonisti assoluti della politica, un forte senso di smarrimento e un immenso desiderio di stabilità, di chiarezza, trasparenza, onestà, credibilità morale, intellettuale e politica.

Urge che la politica riacquisti appieno il suo ruolo di scienza umana idonea a proporre e a realizzare soluzione per un sano governo della comunità ad ogni livello e non si lasci più fagocitare dai mille batti e ribatti , giochi e giochini , altrimenti , lungi da me dall’essere un profeta di sventura, i cittadini ci capiranno sempre meno, il partito degli astensionisti avrà un incremento e la strada dell’involuzione democratica, ahimè, inizierà ad intravedersi.

Questo è uno dei tanti pericoli dell’imminente tornata elettorale che implica anche una pressante sfida culturale cui i cattolici impegnati in politica non possono ignorare.

Occorre un serio e convinto impegno affinchè i pacs, quant’altro di simile o meglio la cultura della non vita , come spesso ci ricorda Papa Benedetto XVI non abbia a prevalere e non stravolga l’ordine naturale dell’uomo e del creato.