Anche la sede fermana di ingegneria – così come a livello di ateneo centrale - ha chiesto un giudizio su di sé. E lo ha chiesto ai suoi studenti. Nell’ultima settimana del primo ciclo di lezioni, dal tre ottobre al 26 novembre 2005, i docenti hanno consegnato ai giovani un questionario con una serie di domande riguardanti l’organizzazione del corso di studi e dell’insegnamento, le attività didattiche e di studio, le infrastrutture, e infine l’interesse e la soddisfazione riscontrati dagli universitari.

Il questionario, rigorosamente anonimo, è stato riconsegnato da più dell’ottanta per cento dei ragazzi.

Successivamente, il personale addetto ha proceduto all’elaborazione delle risposte. Che, alla fine, si sono rivelate tutte molto incoraggianti.

Tenuto conto che la scala di valori andava da uno a quattro, le valutazioni medie sono state le seguenti: all’organizzazione del corso degli studi sono andati 3,1 punti; all’organizzazione dell’insegnamento 3,4; alle attività didattiche e di studio 3,1; alle infrastrutture 3; all’interesse e soddisfazione 3,3. Poco meno del massimo dunque.

Segno di un giudizio più che positivo e di un alto gradimento dell’attività didattica. In una delle domande si richiedevano anche suggerimenti per il docente. Il questionario, che viene riproposto ogni fine ciclo di lezione, ha come obiettivo quello di sondare l’umore dei frequentanti, divenendo così una sorta di termometro circa la situazione universitaria. La sede fermana di ingegneria è in piena salute.