"Io non sono razzista, però "
Ascoli Piceno | I dati di un fenomeno sempre più emergente anche nel nostro territorio, per conoscerlo e non averne paura.
di Stefania Mistichelli
"Io non sono razzista, però…" Questo il classico incipit di affermazioni che sempre più si sentono persino nella nostra accogliente cittadina di provincia, e che costituiscono il preludio di una serie di preconcetti o pregiudizi riguardo un fenomeno sociale sempre più emergente e che si ammetta o no fa paura alla maggior parte della popolazione.
Del problema immigrazione e pregiudizi si è parlato, francamente e diffusamente, nel convegno organizzato dall’Acli cittadina insieme alla Gioventù Francescana “Un mondo a colori”.
Tra i relatori Emidio Cecchini, presidente del patronato Acli di Ascoli e Pino Giulia, responsabile nazionale Acli per le Politiche sull’Immigrazione, che hanno parlato della difficoltà d’integrazione degli immigrati, delle ancora radicate resistenze relative all’assunzione di stranieri o della chiusura del mercato della locazione a chi non è italiano.
Da qui l’apertura di uno sportello dal 1 marzo presso la sede del patronato (via 3 ottobre 9) e l’urgenza di conoscere il fenomeno.
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio delle politiche sociali della provincia, la popolazione straniera residente nel territorio provinciale negli ultimi 5 anni è raddoppiata, passando da 7024 nel 1999 (dati Istar) a 14353 nel 2005 (dati osservatorio). Questi ultimi rappresentano il 3,85% della popolazione complessiva residente nella provincia, e sono divisi equamente tra maschi (51,2%) e femmine (48,8%).
Dividendo la popolazione in classi di età si è evinto che i residenti immigrati dagli 0 ai 14 anni sono 16,7% del totale e incidono sulla popolazione della stessa classe per il 4,85%. La fascia più consistente è quella dai 15 ai 65 anni; costituisce l’80,92% del totale e incide per il 4,80%. Gli over 65 anni sono infine davvero pochi, il 2,35% del totale e incidono in modo quasi nullo sulla popolazione del Piceno.
I paesi da cui maggiormente proviene tale popolazione straniera sono l’Albania (27%) e il Marocco (18%), mentre al 3° posto si trovano la Cina e la Romania con percentuali di appartenenza inferiori al 10%.
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23/02/2006
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