Emergenza gas
Porto Sant'Elpidio | Il sindaco Andrenacci: "Credo occorra cominciare a ripensare seriamente a strategie di risparmio energetico, a partire dalle misure più elementari che ognuno di noi può mettere in atto nelle proprie abitazioni"
"Credo occorra cominciare a ripensare seriamente a strategie di risparmio energetico, a partire dalle misure più elementari che ognuno di noi può mettere in atto nelle proprie abitazioni, per arrivare a case progettate per evitare consumi eccessivi”.
Così Mario Andrenacci, che ha partecipato all’incontro in Prefettura per fronteggiare la cosiddetta “emergenza gas”.
“Il nostro Paese compra l’82% del proprio fabbisogno energetico all’estero, principalmente dalla Russia che mercoledì scorso ci ha fornito il 13,5% in meno del richiesto, ossia 64 milioni di metri cubi di gas invece che 74, stante naturalmente la situazione critica che perdura anche in quel paese: sono bastati tuttavia accorgimenti quali la contrazione del 4,3% dei consumi delle centrali termoelettriche ed alcuni tagli ai clienti industriali per fare sì che dai 440 milioni di metri cubi di gas di due settimane fa si potesse passare ai 385 milioni di oggi. Questo per dire – continua il sindaco di Porto Sant’Elpidio – che in una nazione come l’Italia, mai come in questi ultimi anni soggetta a importanti e anomali cambiamenti climatici, un corretto comportamento delle famiglie come ad esempio quello di diminuire di un grado il riscaldamento nelle nostre case riducendone l’accensione per un’ora al giorno consente economie notevoli.
Per quanto riguarda i consumi in casa, il Prefetto di Ascoli Piceno ci ha consegnato un decalogo che invita le famiglie anzitutto al buon senso, vale a dire, per fare un esempio, utilizzare la doccia anziché il bagno perché serve meno acqua calda, oppure installare lampadine ad alta efficienza: si pensi, a questo proposito, che se 20 milioni di famiglie italiane usassero appena 3 di queste lampadine potremmo fare a meno di 5 miliardi di chilowattora all’anno, pari alla produzione di una centrale da mille megawatt; occorre soprattutto però verificare e controllare periodicamente il buon funzionamento delle caldaie e di tutti gli elettrodomestici. Circa le moderne tecnologie applicabili in sede di disegno e costruzione degli stabili civili e industriali i passi da fare sono davvero tanti.
Già adesso le caldaie di nuova generazione permettono di ottenere grandi risparmi sulla bolletta energetica, mentre per il futuro sempre più importanti saranno il teleriscaldamento, gli impianti di cogenerazione e, dove installabili, i pannelli solari che producono acqua calda ed elettricità. Il 16 febbraio prossimo sarà un anno che è entrato in vigore il Protocollo di Kioto, ovvero la convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, sottoscritta anche dall’Italia: lo ritengo un anniversario di grande rilevanza per il quale invito personalmente ognuno a operare una profonda riflessione sul tema dell’energia”.
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10/02/2006
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Betto Liberati