Torna l’appuntamento con il teatro di qualità.

Prosegue alla grande la stagione sangiorgese. Sabato 28 gennaio, alle 21,15, di scena Vincenzo Cerami con le sue “Lettere al metronomo”, testi scritti per essere letti a destinatari anonimi, amori lontani, finiti o meno, ricordi vissuti e ancora vivi.

Le lettere sono la voce surreale della realtà urbana, tratteggiano storie intervallate da musica, a scandire questi ritratti dell’esistenza metropolitana. Un metronomo, come fosse un cuore che batte e scandisce il ritmo delle parole: le luci si accendono su una cantante, Aisha Cerami, e su un musicista alla consolle. In proscenio, dietro al leggio, il poeta recita i suoi versi. Lettere al metronomo è un epistolario in versi concepito per lo spazio teatrale.

Sono, quelle di Vincenzo Cerami poesie nate non per la pagina stampata ma per un pubblico, scritte per essere ascoltate e non lette in solitudine. Chi scrive le Lettere al metronomo vive da sempre nella metropoli, tra mitologie disfatte e sogni lacerati. I destinatari sono pescati nella folla, riemergono da memorie rumorose dove si agitano passioni decadute, rabbie, amori andati in fumo, progetti rimasti eterne promesse. I panorami sono quelli della città popolosa. Anche il tono della voce è di cemento e di polvere.

Talvolta ha la desolazione della discarica. Grande la soddisfazione dell’assessore alla cultura, Giacomo Maroni, per quest’ennesimo evento teatrale: “Il continuo aumento delle presenze a teatro ci conforta, conferma l’esigenza del territorio di avere un centro culturale, un punto di riferimento forte di qualità. E’ stato un percorso difficile, spesso criticato, oggi possiamo dire di raccoglierne i frutti, con la soddisfazione di vedere i sangiorgesi che riempiono, ogni volta, il teatro”.