Riconversione della Sadam
Fermo | Sarebbe un grosso errore abbandonare l'ipotesi della produzione di bioetanolo
di Michele Rastelli*
Nonostante si senta ripetere che la riconversione dello zuccherificio di Fermo non possa essere indirizzata anche verso la produzione di bioetanolo perché antieconomica, continuo a ritenere che sarebbe un grosso errore abbandonare tale opzione se per riconversione si intende un’unica ed irripetibile occasione di rilancio ambientale in genere ed economico del territorio e non un semplice brodino caldo. Come noto il bioetanolo è un combustibile in pareggio nell’emissione in atmosfera di CO2, cioè non contribuisce all’effetto serra, e che producendosi da cereali, sorgo e barbabietole è energia rinnovabile.
Questo significa che ettari ed ettari di terreno ora tolti alla produzione potrebbero essere recuperati, che gli operatori agricoli che hanno investito in attrezzature per la coltura della barbabietola non sarebbero costretti ad ingenti perdite, che dette colture non essendo destinate ad entrare nel ciclo alimentare potrebbero essere OGM con conseguente aumento della produttività e risparmio di pesticidi, ed infine che le maestranze potrebbero guardare al loro futuro con maggiore tranquillità. Si preferisce però continuare a dire che la produzione di bioetanolo è antieconomica.
Ora, a parte che se fosse così antieconomica non si capirebbe il senso della nascita di ALCOPLUS, una Associazione tra Cavino e ALC.ESTE, quest’ultima interamente controllata dal gruppo CO.PRO.B./Italia Zuccheri, da Eridania Sadam e da Finbieticola, per la produzione di bioetanolo e il cui Direttore Generale, Antonio Emaldi, ha dichiarato: “Già oggi produciamo 80 mila tonnellate annue di bioetanolo per la carburazione, ma è una stima di uno a cinque rispetto a quello che abbiamo in mente di produrre”, se anche lo fosse antieconomica, che significa?
Qui bisogna innanzitutto cominciare con lo stabilire se il primato spetta all’economia oppure alla politica.
Se spetta alla politica, è ad essa che competono le scelte e renderle, là dove non lo siano già di per sé, economicamente vantaggiose se non si considerano i vari protocolli per uno sviluppo sostenibile solo un mucchio di chiacchiere ma obiettivi da raggiungere a qualsiasi costo.
*assessore all'ambiente del comune di Fermo
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02/01/2006
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