Casa di appuntamenti vicino al Tribunale
Ascoli Piceno | Chiusa lunedì pomeriggio dalla Polizia di Stato. Gestita probabilmente da cinesi che costringevano alla prostituzione giovani donna private del passaporto. Fitto il via vai di clienti nel prestigioso stabile.
di Stefania Mistichelli

Una casa chiusa a due passi dal tribunale. Scoperta dalla polizia di stato, chiusa ieri lunedì 5 dicembre e arrestata la donna che si prostituiva, ora si cercano i responsabili.
Era da circa un mese e mezzo che cittadini e condomini dello stabile di via Manlio Torquato 6 avevano notato uno strano via vai di uomini in un appartamento regolarmente affittato a cittadini cinesi, ma che non ci abitavano.
In seguito a segnalazioni e a approfondite e difficoltose indagini della Sezione criminalità organizzata della squadra mobile, è stata scoperta la casa di appuntamento, ad appena 50 metri dal Tribunale. Lì è stata trovata, ed arrestata, una cittadina cinese di 39 anni, colpevole di non aver ottemperato all’ordine della questura di Mantova di lasciare il territorio italiano. Ora la donna si trova nel carcere di Teramo.
In seguito ad approfondite attività di osservazione, è stato appurato poi che nell’appartamento si prostituivano un numero imprecisato di donne cinesi. Questa la procedura per contattare la casa di appuntamenti e ricevere le prestazioni sessuali, che a seconda delle tipologie costano dalle 40 alle 70 euro. I clienti leggevano annunci sui giornali nei quali, accanto alla possibilità di richiedere massaggi, erano indicati dei numeri cellulari ai quali rispondeva sempre una voce femminile, che è accertato non appartenere alle prostitute, che invece dovevano limitarsi a ricevere i clienti nell’appartamento.
Appartamento tra l’altro completamente privo di mobilio, esclusa la camera da letto dove le donne si prostituivano. La donna arrestata, sicuramente vittima e privata del passaporto dai suoi sfruttatori, non solo è clandestina ma non conosce una parola d’italiano, se non quelle necessarie per indicare le varie prestazioni sessuali ai clienti.
Ora procedono le indagini, tese a individuare i veri responsabili, compresa la donna che rispondeva ai cellulari e indirizzava i clienti, per lo più di mezza età e provenienti dalla provincia. Responsabili, con tutta probabilità cinesi, colpevoli non solo di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, ma anche di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
|
06/12/2005
Altri articoli di...
Cronaca e Attualità
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Ascoli Piceno
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati