La protesta Sadam non resta confinata alle Marche. Domattina infatti, i lavoratori fermani, insieme a quelli di tutti i 19 stabilimenti saccariferi italiani, risono dati appuntamento a Roma, per un’iniziativa congiunta di protesta davanti alla sede del Ministero dell’agricoltura e del suo “padrone” di casa Gianni Alemanno.

La protesta andrà a concretizzarsi proprio nel giorno di una riunione tra il ministro italiano con le rappresentanze sindacali di categoria, i proprietari degli stabilimenti e le associazioni di imprenditori e bieticoltori. Le richieste, almeno quelle a breve termine, sono relative alla dichiarazione immediata dello stato di crisi e degli ammortizzatori sociali a lungo termine.

Ma il tema cruciale, per garantire occupazione ai lavoratori del settore, resta la questione della riconversione, su cui non ci sono ancora certezze. I sindacalisti della Sadam di Campiglione insistono sull’ipotesi bioetanolo, o in alternativa sulle biomasse, in particolare derivanti da girasole, per la produzione di energia non inquinante. Quasi un’ironia del destino per uno stabilimento che dai residenti della zona, negli anni, è stato spesso contestato per gli odori e le dense masse di fumo che si levavano dalle ciminiere.