L'Universita' di Perugia ha escluso la presenza di cadmio, un additivo chimico potenzialmente cancerogeno, negli organismi di 30 dipendenti della Manuli, presso lo stabilimento di Ascoli. Lo ha comunicato al Sincobas e agli altri sindacati rappresentati nello stabilimento di Campolungo la stessa azienda, una multinazionale con sede a Milano e che produce tubi e materiali in gomma e plastica.

 Il monitoraggio biologico su un campione di operai e anche impiegati della Manuli, in un sito produttivo dove lavorano 800 persone, era stato disposto dalla Procura di Ascoli, in seguito ad un indagine per stabilire se il cadmio fosse presente nella fabbrica, e quindi fosse anche in parte responsabile dei tumori insorti in alcuni ex dipendenti dell'azienda, dipendenti che nel 2004 erano riusciti ad ottenere l'apertura di un procedimento giudiziario sul loro caso.

Secondo il Dipartimento di Medicina del Lavoro dell'Universita' di Perugia, incaricato di svolgere nell'ultimo mese i controlli e le analisi su un campione scelto dalla magistrastura , dai risultati non emerge la presenza di tracce della sostanza pericolosa negli organismi dei dipendenti stessi, attivi in diversi reparti, e quindi non vi sono rischi per la salute.

"E' una notizia che ci conforta - spiega in una nota Andrea Quaglietti, coordinatore del Sincobas provinciale di Ascoli, e rappresentante della sicurezza in seno allo stabilimento, insieme ad altri 3 sindacalisti - e che va nella direzione da noi auspicata: fare chiarezza per garantire la tutela della salute e della sicurezza sul posto di lavoro degli operai della fabbrica.

L'indagine appena realizzata, rapida e trasparente e' stata utile per dissipare dubbi e preoccupazioni di molti dipendenti, e crediamo possa tranquillizzare tutti coloro che ogni giorno operano nei vari reparti della Manuli Rubber. Noi comunque - prosegue Quaglietti - continueremo a impegnarci affinche' nel prossimo futuro tutti i programmi e gli accordi sottoscritti dall'azienda per migliorare e verificare le condizioni ambientali e di lavoro nella fabbrica vengano rispettati, a garanzia di ogni persona che opera sul posto