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Un mediatore culturale in ogni centro d'impiego.

Ascoli Piceno | Accolta la proposta del presidente della Cna provinciale, Sandro Coltrinari, secondo cui si tratta di uno strumento per "consentire l’integrazione dei lavoratori stranieri nel rispetto delle leggi e delle regole".

di Roberto Valeri


Un trait d’union tra centri per l’impiego e aziende: è stata accolta positivamente dai rappresentanti della prefettura e della questura di Ascoli la proposta avanzata dai vertici della Cna provinciale, nella persona del presidente Sandro Coltrinari, di istituire la figura di un mediatore culturale in ogni centro per l’impiego, favorendo i rapporti tra le imprese che cercano manodopera e personale straniero.

Si è svolta, infatti, di recente alla prefettura di Ascoli Piceno la riunione del Consiglio territoriale per affrontare la questione dello “Sportello unico polifunzionale per l’immigrazione” e, nel corso dell’incontro, si è convenuto di organizzare nel territorio seminari di formazione durante i quali i funzionari esperti di immigrazione potranno fornire delucidazioni sia agli imprenditori interessati alle normative che disciplinano il fenomeno dell’immigrazione sia agli stessi lavoratori.

Questa opportunità – ha detto il presidente della Cna di Ascoli, Sandro Coltrinarideve diventare uno strumento per consentire l’integrazione dei lavoratori stranieri nel rispetto delle leggi e delle regole. Spesso gli stessi imprenditori non sono a conoscenza di tutti gli strumenti ai quali potrebbero accedere per assumere e regolarizzare, anche con incentivi nazionali e comunitari, manodopera extracomunitaria. Questa mancata conoscenza spesso fa sì che sia l’imprenditore  sia il lavoratore siano strumenti passivi delle pastoie burocratiche.

La Cna si farà dunque carico di organizzare gli incontri nell’immediato futuro, con la collaborazioni di tutti gli enti e le istituzioni presenti sul territorio.

Nel corso dell’incontro è stata inoltre comunicata la riduzione da 4 a 2 mesi dei tempi medi di attesa per la concessione di un permesso di soggiorno. Le ricevute sostitutive temporanee dei permessi di soggiorno, inoltre, dovranno rappresentare strumenti utili per l’assunzione di manodopera straniera da parte degli imprenditori. Spesso, infatti, le attese costituiscono elemento di notevole difficoltà per l’avvio di un rapporto di lavoro.

19/12/2005





        
  



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