Si è svolta ieri sera a Villa Baruchello la prima giornata di studio dedicata alla civiltà marinara, momento di riscoperta e valorizzazione di uno degli elementi centrali dell’identità regionale.

“La civiltà marinara è uno degli elementi costitutivi della nostra identità" commenta Gino Troli, coordinatore del progetto.

Si è giunti a questa importante acquisizione culturale dopo un percorso di ricerca sul ruolo della pesca e dei pescatori all’interno di quel processo che, a partire dal XVII secolo fino agli anni più recenti, ha determinato forti trasformazioni nell’economia regionale.

“Credo che Porto Sant’Elpidio - sottolinea il Sindaco Mario Andrenacci - possa rappresentare nello sviluppo civico del secolo passato un esempio della trasformazione non solo urbana ma anche culturale all’interno della costa marchigiana: passiamo da una attività legata alla pesca ad altre molto diversificate che relegano la stessa ad attività marginale”.

Il recupero della civiltà marinara costituisce dunque una priorità assoluta nel progetto di riscatto e catalogazione del patrimonio antropologico e della cultura materiale della Regione. l Progetto di ricerca ha purtroppo evidenziato uno stato grave di abbandono o di mancata tutela attiva del patrimonio archivistico, di quello iconografico e fotografico e di quello museografico.

Le prime ricerche nei quattro territori provinciali hanno evidenziato il ruolo ed il peso storico dell’Archivio della Capitaneria di Porto di Ancona ma le condizioni di tale archivio non sembrano tali da rendere possibile una indagine produttiva sui documenti in assenza di un riordino dei materiali e di una catalogazione minima del fondo.

Una seria politica di creazione di poli museali realmente fruibili sul territorio e di un centro di catalogazione regionale informatizzato con supporti digitali costituisce la base indispensabile per qualunque progetto futuro di valorizzazione della civiltà marinara delle Marche.

Al termine del convegno è stata promulgata e sottoscritta la “Carta per la Tutela e la Valorizzazione della Civiltà Marinara delle Marche”, un documento che ha il valore di un atto di forte consapevolezza da parte della comunità regionale riguardo la necessità di avviare iniziative finalizzate alla conoscenza e conservazione del patrimonio di beni ancora esistenti nelle città costiere per la salvaguardia della “identità delle Marche”.

“Questa carta sarà un punto di partenza per ulteriori studi, ulteriori confronti e ulteriori seminari - conclude Andrenacci - ed è un onore grande ospitare un convegno che si propone come momento iniziale”.

Insieme al Sindaco Mario Andrenacci e Gino Troli, coordinatore del Progetto, protagonisti della giornata sono  stati Giampiero Solari, Assessore attività e Beni Culturali Regione Marche, Raimondo Orsetti, Dirigente Servizio Attività e Beni Culturali, Sport e Marchigiani nel Mondo, Uriano Meconi, Dirigente Posizione di funzione Pesca e Acquacultura della Regione Marche, il consiglio scientifico composto da Ercole Sori, Marco Moroni e Renato Novelli dell’Università Politecnica delle Marche, i ricercatori sul campo ovvero Umberto Spadoni, e Matteo Andreani per la provincia di Pesaro e Urbino, Roberto Giulianelli per la Provincia di Ancona, Giorgio Cingolati per la Provincia di Macerata, Maria Ciotti e Giuseppe Merlini per la Provincia di Ascoli Piceno, Gianni Maroni documentarista fotografico e Paolo Petrini Assessore all’Agricoltura Forestazione Pesca e Politiche Comunitarie della Regione Marche.