Villaggio del lavoro: la giunta delibera nuovi termini dell'accordo per la realizzazione dei lavori
Montegranaro | Sono previste delle proroghe e nuove garanzie. Nell'atto di giunta si ripercorrono alcune importanti tappe riguardanti la vicenda
Che ci fossero delle novità in arrivo sul fronte Villaggio del Lavoro lo si diceva da tempo.
Che si stesse lavorando per raggiungere un accordo che potesse, in primis, salvaguardare l'interesse pubblico veniva continuamente assicurato dagli amministratori.
Nella conferenza stampa convocata nella giornata di oggi gli amministratori hanno illustrato - delibera della giunta comunale alla mano - i termini del nuovo accordo.
In sostanza si concedono proroghe rispetto alla tempistica originariamente concessa alla Calepio Scavi e, tra l'altro, si chiedono comunque garanzie tali da salvaguardare quell'interesse pubblico che sottostà all'intera operazione.
La delibera di giunta di riferimento è la numero 290 del 12 dicembre. Atto con il quale si ripercorrono alcune importanti tappe della vicenda e si fissano alcuni punti fondamentali del nuovo accordo.
I fatti.
Nel mese di aprile di quest'anno il tribunale di Bergamo ha nominato il dottor Sergio Almici quale amministratore giudiziario della Calepio Scavi Spa, società aggiudicataria dell'appalto ad iniziativa pubblica con interventi di attuazione privata rientranti nella denominazione "Villaggio del Lavoro", nelle zone Chienti e Mezzina.
Con lettera del 7 novembre di quest'anno il sindaco - Giovanni Basso - ha comunicato all'amministratore Almici che la Calepio Scavi si trovava, di fatto, inadempiente rispetto alle obbligazioni assunte nelle convenzioni di riferimento ma che esisteva comunque la possibilità di rinegoziazione dei termini di scadenza e, quindi, di riesaminare il contenuto negoziale delle convenzioni e veniva auspicato un incontro risolutore a tale riguardo.
Il 14 novembre il Direttore Generale ha formulato richiesta di escussione delle polizze fidejussorie in concomitanza con la data di scadenza delle convenzioni urbanistiche: Almici ha, però, contestato l'inadempienza ed ha invitato il comune ad essere disponibile a riesaminare la tempistica contrattuale ed aprire un tvolo di trattative.
Il 12 dicembre Almici è tornato a chiedere di verificare la possibilità di arrivare ad una definizione transattiva che consentisse l'adempimento degli obblighi e degli impegni assunti con le convenzioni urbanistiche.
Si è giunti, non senza alcune riserve, a prefigurare un'ipotesi di accordo che comprendesse la proroga delle convenzioni in essere, la revoca dell'ordinanza di escussione delle polizze, la definizione della quantificazione sui riconoscimenti delle riserve.
Valutata l'intera situazione e manifestata la volontà, da parte dell'ente, di arrivare ad un accordo, si è arrivati ad una precisa delibera che si propone come possibile via di soluzione all'annosa questione.
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16/12/2005
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Betto Liberati