Servizio caccia si attiva per prevenire linfluenza aviaria
| MACERATA - I cacciatori che utilizzeranno i richiami vivi, ora vietati, saranno assoggettati alle sanzioni previste della normativa vigente
Mobilitato anche l’assessorato provinciale all’Ambiente nella prevenzione di una possibile comparsa dell’influenza aviaria nel maceratese. Il servizio “Caccia e pesca” ha trasmesso infatti ai soggetti interessati l’ordinanza del Ministero della Salute che sull’intero territorio nazionale vieta, fra l’altro, “l’utilizzo – come richiami vivi – di volatili appartenenti agli ordini degli anseriformi e dei caradriformi” (anatidi, comprese le anatre germanate e le pavoncelle).
L’ordinanza del ministro Storace è entrata in vigore lo scorso 29 ottobre e avrà validità fino al 31 dicembre del 2007. La Provincia di Macerata ha prontamente provveduto a inviarla (assieme a una lettera esplicativa) a tutti i titolari degli appostamenti fissi di caccia (pantiere), ai detentori di richiami vivi, nonché ai proprietari degli allevamenti di fauna selvatica. Quest’ultimi sono interessati dalle nuove disposizione del Ministero per una serie di obblighi di documentazione sui movimenti di volatili in entrata e in uscita dal proprio allevamento e di trasmissione di tutte le informazioni al servizio veterinario dell’azienda sanitaria competente per territorio.
I cacciatori che utilizzeranno i richiami vivi, ora vietati, saranno assoggettati alle sanzioni previste della normativa vigente. E a vigilare sono, in prima persona, gli agenti della Polizia provinciale.
L’ordinanza del ministro Storace è entrata in vigore lo scorso 29 ottobre e avrà validità fino al 31 dicembre del 2007. La Provincia di Macerata ha prontamente provveduto a inviarla (assieme a una lettera esplicativa) a tutti i titolari degli appostamenti fissi di caccia (pantiere), ai detentori di richiami vivi, nonché ai proprietari degli allevamenti di fauna selvatica. Quest’ultimi sono interessati dalle nuove disposizione del Ministero per una serie di obblighi di documentazione sui movimenti di volatili in entrata e in uscita dal proprio allevamento e di trasmissione di tutte le informazioni al servizio veterinario dell’azienda sanitaria competente per territorio.
I cacciatori che utilizzeranno i richiami vivi, ora vietati, saranno assoggettati alle sanzioni previste della normativa vigente. E a vigilare sono, in prima persona, gli agenti della Polizia provinciale.
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04/11/2005
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