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Tra scienza e politica. Il contributo di Giovanni Sartori

| URBINO - Seminario di apprendimento sullo studio delle scienze politiche comparate

di Andrea Carnevali

Sartori

Si è svolto il 27 ottobre un seminario di cultura politica dal titolo “Tra scienza e politica. Il contributo di Giovanni Sartori” al Nuovo Magistero alle 16,30. La figura che si approfondire è stata del politologo Sartori uomo universale. Le opere di Sartori sono parte della sua produzione come Ingegneria costituzionale comparata del 1996, Pluralismo multiculuralismo e estranei del 2002, Un’occasione macinata? Intervista sulla riforma costituzionale in Il governo Berlusconi del 2002 e la lunga attività di editorialista del “Corriere della Sera”.

Ma le attività teoriche di largo successo che sono più ricordate sono quelle del 1957 attraverso la teoria della democrazia sviluppata più volte fino al ’87 in due volumi. La sua attività ha un ruolo molto importante nel significato storico e contemporaneo per ragioni di cultura politica che si trova anche in una lunga lettura di molte opere letterarie. Le sue opere trattano anche i sistemi di funzionamento in una disciplina fino a se stesso e sulle teorie degli interventi. Il sistema di funzionamento si dimostra una certa brillantezza nella descrizione della politica.

Anche i saggi sulla politica fa parte della politica comparata. E’ un contributo metodologico ovvero sulle diverse attività politiche comparate nei suoi libri. Maurizio Calice ha parlato del linguaggio di Sartori mettendo in piena luce la capacità teorica del politico con il tipo di utilità della politica. Il linguaggio è un metodo di predilezione molto complesso. In Homo Vides il discorso è forse più vicino alla lunga tradizione del “Corriere della Sera”, nella sicurezza sociale delle sue radici teoriche, ideologiche e comuni. Sono state anche valutate le lezione metodologiche sul pensiero marxista e su quello di Popper - un metodo di ricerca e scienza politica in Italia e internazionale - nella sicurezza locale. Massimo D’Alema ritiene “utile l’arte politica” con possibile opportunità di incontro di tutti e dal punto di vista culturale.

Nella riflessione su Sartori, Massimo D’Alema ha voluto raccogliere l’eredità dell’uomo studioso di politica e quella dell’intellettuale anche attraverso i suoi impegni – le diversi soluzioni di una democrazia efficace - in forme completamente nuove. Contemporanei appaiono i lavori delle diverse teorie. I lavoro scientifico deve essere politico nel sistema italiano in qualche modo nella sintesi della storia d’Italia.

[http://www.uniurb.it/it/comunicare/viewEvent.php?evntID=119].

03/11/2005





        
  



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