Una proposta di legge per gli agricoltori
| CAMERINO - Approvata la proposta di modifica alla legge sulle strutture temporanee del sisma 1997
Il consiglio della Comunità Montana di Camerino, nella seduta del 25 novembre, ha approvato la proposta di modifica alla legge regionale n. 21/2003, riguardante la trasformazione in costruzioni, a carattere dunque permanente, delle strutture temporanee ad uso agricolo, installate a seguito degli eventi sismici iniziati il 26 settembre 1997.
La proposta di legge, nata a seguito di una stretta e proficua collaborazione con alcune figure di prestigio all’interno del consiglio, è stata favorevolmente recepita dalla Giunta comunitaria, la quale promuoverà tutte le azioni indispensabili volte alla sua approvazione in sede regionale. La proposta prevede di estendere i benefici della legge regionale 21/2003, a tutte le strutture autorizzate ai sensi dell’ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri n. 2694/97, come modificata dall’ordinanza n. 2706/97, per la prosecuzione delle attività agricole.
L’attuale normativa, infatti, prevede che possano essere regolarizzate esclusivamente le strutture realizzate con i fondi di cui alla legge n. 185/92, mentre la proposta si propone l’obiettivo di regolarizzare anche quelle realizzate con il contributo della Comunità Montana di Camerino o realizzate in proprio dagli imprenditori agricoli.
Nella modifica di legge, è prevista anche la possibilità di trasformare a carattere permanente le strutture agricole realizzate mediante totale demolizione e fedele ricostruzione della struttura, con caratteristiche costruttive e materiali diversi dai preesistenti, purché finalizzate all’adeguamento della struttura stessa alle normative igienico sanitarie ed antisismica.
Quest’ultima modifica è stata introdotta con lo scopo di ottimizzare, nel tempo, gli interventi economici da parte degli imprenditori agricoli sulle strutture da adeguare e regolarizzare.
Il Consiglio ha inoltre approvato un documento integrativo, con cui si chiede alla Regione Marche di valutare la possibilità di poter concedere ampliamenti delle strutture, finalizzati al miglioramento delle condizioni di lavoro all’interno delle strutture stesse.
La proposta di legge sarà ora inviata al presidente del Consiglio regionale delle Marche e, previo parere della competente Commissione regionale, sottoposta all’approvazione del Consiglio regionale.
La proposta di legge, nata a seguito di una stretta e proficua collaborazione con alcune figure di prestigio all’interno del consiglio, è stata favorevolmente recepita dalla Giunta comunitaria, la quale promuoverà tutte le azioni indispensabili volte alla sua approvazione in sede regionale. La proposta prevede di estendere i benefici della legge regionale 21/2003, a tutte le strutture autorizzate ai sensi dell’ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri n. 2694/97, come modificata dall’ordinanza n. 2706/97, per la prosecuzione delle attività agricole.
L’attuale normativa, infatti, prevede che possano essere regolarizzate esclusivamente le strutture realizzate con i fondi di cui alla legge n. 185/92, mentre la proposta si propone l’obiettivo di regolarizzare anche quelle realizzate con il contributo della Comunità Montana di Camerino o realizzate in proprio dagli imprenditori agricoli.
Nella modifica di legge, è prevista anche la possibilità di trasformare a carattere permanente le strutture agricole realizzate mediante totale demolizione e fedele ricostruzione della struttura, con caratteristiche costruttive e materiali diversi dai preesistenti, purché finalizzate all’adeguamento della struttura stessa alle normative igienico sanitarie ed antisismica.
Quest’ultima modifica è stata introdotta con lo scopo di ottimizzare, nel tempo, gli interventi economici da parte degli imprenditori agricoli sulle strutture da adeguare e regolarizzare.
Il Consiglio ha inoltre approvato un documento integrativo, con cui si chiede alla Regione Marche di valutare la possibilità di poter concedere ampliamenti delle strutture, finalizzati al miglioramento delle condizioni di lavoro all’interno delle strutture stesse.
La proposta di legge sarà ora inviata al presidente del Consiglio regionale delle Marche e, previo parere della competente Commissione regionale, sottoposta all’approvazione del Consiglio regionale.
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27/11/2005
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